All’incontro hanno partecipato numerosi simpatizzanti, soprattutto giovani, donne e rappresentanti della società civile, tutti desiderosi di un cambiamento e di una svolta radicale nella gestione della cosa pubblica. Nei confronti di questi ultimi, il messaggio di Artioli è stato chiaro: «In un momento delicato per la storia economica, sociale e politica della nostra nazione, la parte migliore di essa, in senso morale e culturale, non può consentire che a guidarla siano i funamboli della politica, capaci solo di creare false illusioni, grazie ad uno sterile e accattivante populismo. Italia Futura, in una atmosfera di compromissioni, di viltà e di declino, vuole rappresentare una provocazione alle coscienze degli italiani: vuole investire sul futuro e su una possibile e concreta prospettiva per le giovani generazioni.” Sulla stessa lunghezza d’onda, il pensiero di Piero Culcasi, secondo il quale: «Bisogna puntare a ricostituire dal basso la presenza e la partecipazione politica dei cittadini, unica ed autentica possibilità democratica per rendere concreto l’auspicato e necessario cambiamento del Paese. Occorre un pensiero forte di risanamento della società e non possiamo più tollerare né accettare una politica fatta di inciuci, trasformismi, demagogie, ricatti, condizionamenti e arbitrarietà istituzionali». Le conclusioni sono state tratte da Massimo Plescia, che, dopo avere ringraziato Piero Culcasi per l’ottimo lavoro svolto nella provincia di Trapani, si è detto certo della concreta possibilità che Italia Futura possa ottenere significativi risultati nelle prossime consultazioni elettorali. «I segnali che oggi ci sono giunti da Trapani – ha concluso Plescia – non possono che spingerci a una tale certezza».