A pagare sono tutti quegli italiani che ogni giorno lottano per mezzo chilo di pane, per pagare le bollette, il mutuo, i libri per la scuola dei figli. Tutti quegli italiani affetti da disabilità, che non hanno assistenza sanitaria, che non possono permettersi le cure salvavita, una vita ordinaria. Quei giovani cui è sottratto il diritto allo studio; quei giovani cui è sottratto il diritto al futuro, alla formazione di una famiglia, a poter restare nella loro terra e per la loro terra produrre, perchè ormai la loro terra è arida e sterile come il ventre di una rana. Italiani sono gli anziani, molti dei quali hanno combattuto per la libertà di questo Paese, cui oggi è negata la consolazione di una vecchiaia e di una morte decorosa. Italiane sono le donne, per le quali la maternità è considerata una “malattia” dai datori di lavoro. Italiani sono le operaie e gli operai, che vedono giorno dopo giorno minacciati i loro diritti dentro la fabbrica, le commesse e i commessi intrappolati nella catena della distribuzione, i ceti medi del pubblico impiego, quelli della scuola, della sanità, dell’amministrazione pubblica, che in questi anni sono stati tartassati e disprezzati, vittime di una flessibilità selvaggia neoliberista. Italiani sono gli operai dei CNT di Trapani, della Redx, di Grande Migliore, dei Call Center. Italiani sono i precari di Valderice ex art. 23 in scadenza di contratto, che passeranno queste festività nell'occupazione dell'aula consiliare del Comune, cui esprimiamo in modo particolare la nostra vicinanza. Tutti questi italiani, non troveranno in PRC solo un muro di gomma o un ascolto distratto. Per questo Nuovo Anno, auspichiamo di poter contribuire a superare questo stato di disordine sociale, con un'azione politica che sia fondata sulla rappresentanza del mondo del lavoro, dipendente e autonomo, stabilizzato e precario, per fare partire da qui una proposta di uscita dalla crisi senza operare quel massacro sociale insito nelle politiche di austerità condotte a livello europeo. Auspichiamo un cambiamento di passo: la richiesta, forte e prepotente, di una nuova proposta che traduca l'agenda politica in opportunità per il popolo. Una Nazione che non debba più essere divisa tra “servi e padroni”, che non può più supinamente sottostare ad una proposta che non ponga il conflitto sociale nello scontro tra capitalismo e proletariato,ma invece interno alla complessità del mondo del lavoro. Lotteremo per un ordine nuovo, affinché il lavoro cessi di essere sfruttamento dell’uomo sull’uomo, diventi libera attività e torni ad essere strumento di affermazione della Persona.Ai lavoratori, noi dobbiamo imperativamente dare delle risposte che siano formulate col vocabolario dell'emergenza sociale, ma anche del sapere e della scienza, affinchè la classe subalterna possa vincere l'eterno conflitto capitale-lavoro, raggiungendo la condizione per una democrazia reale. Con questi auspici, il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Trapani, augura Buone Feste".
Lorenzo Lo Re
Segretario Provinciale PRC