Nel compiacermi e ringraziare - commenta il sen. Antonio d'Alì - non posso però non sottolineare come il generoso e gradito gesto mirato al settore della sanità, che sappiamo essere uno dei punti dolenti dei servizi ai cittadini residenti nelle piccole isole, poteva essere più proficuamente indirizzato. Infatti piuttosto che al possibile miglioramento di un servizio giù reso dalla struttura pubblica si sarebbero potute risolvere altre e più gravi carenze che penalizzano la salute degli abitanti come ad esempio: laboratori di analisi, attrezzature radiologiche o di ecografia, in particolare per le gestanti. Ciò avrebbe potuto evitare molti disagi e ritardi ai residenti costretti a recarsi quotidianamente presso le strutture sanitarie trapanesi».
«Qualcuno - conclude d'Alì - non ha fatto da buon suggeritore ai generosi donatori non essendo evidentemente in grado di interpretare le vere e più urgenti necessità sanitarie degli isolani, forse anche indicando più che un intervento veramente avvertito dagli abitanti uno un po' più "scenografico"».