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06/03/2013 07:37:19

La morte di Paolo Pellegrino a Marsala. Overdose? Risolto a Trapani il caso Cernigliaro - Renda

Aveva 44 anni.  Overdose da eroina, secondo gli inquirenti, e si attendono oggi gli esami tossicologici e autoptici per fugare ogni dubbio. Le indagini, condotte dagli uomini della polizia di Marsala, coordinati dal nuovo commissario Sciacca e dal vice Massarelli, sono seguite dal sostituto Giulia D'Alessandro. Sono stati i parenti a contattare la polizia perchè il loro congiunto non rispondeva da più di un giorno al telefono. Glil agenti sono entrati nell'abitazione, e non hanno potuto fare altro che chiamare il 118 per constatare il decesso dell'uomo. Secondo una prima analisi, ma qui siamo nel campo delle ipotesi dovute alle prime osservazioni, Pellegrino era morto da diverse ore. Accanto è stata ritrovata una siringa e della droga. Se l'autopsia dovesse confermare la morte per overdose, Pellegrino sarebbe il secondo marsalese deceduto per droga in pochi giorni, dopo il ritrovamento del cadavere di Giacomo Indelicato,il muratore di Contrada Gurgo, a Marsala,di 43 anni, scomparso da casa il 15 Febbraio e poi trovato cadavere in un casolare di Mazara qualche giorno dopo. 

Risolto intanto il giallo di Trapani sulla morte di Michele Cernigliaro e Giovan Battista Renda, di 41 e 26 anni, trovati cadavere in un'abitazione al secondo piano di Corso Vittorio Emanuele, il 27 Ottobre scorso. L'esame tossicologico, disposto dalla Procura di Trapani, ha confermato che si è trattato anche in quel caso di un'overdose. Si trattò di un caso molto strano. Non solo perchè nell'abitazione non furono trovati i resti di una dose di eroina, ma perchè mai si era verificato - nella cronaca locale - il caso di un overdose di due persone, incapaci pertanto di aiutarsi l'un altro. E invece la singolarità - a quanto pare - è stata proprio nel fatto che sono stati colpiti da overdose contemporaneamente. I carabinieri hanno comunque seguito altre piste, dato il curriculum criminale di Cernigliaro, che nel 2000 era stato condannato a otto anni per un duplice tentato omicidio. Aveva fatto irruzione in un appartamento di Via Garibaldi, a Trapani, sparando ai napoletani Ciro e Angelo Clavo, parenti di esponenti della camorra.