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24/03/2013 05:38:57

Oltre il 50% degli anziani in Sicilia vive in miseria

Nell’Isola è allarmante l’indice di povertà dei pensionati che tocca il 27,3% , di tre punti percentuali in più rispetto a tre anni fa. Di contro, in Sicilia si riduce la quota di spesa sociale destinata alle politiche sociali per gli anziani in Sicilia, oltre 354 milioni di euro se paragonata agli oltre 2 miliardi delle Regioni del Nord.

“Il rischio di suicidi, di anziani che soli, abbandonati e privi di assistenza si lasciano morire, è sempre più alto – ha dichiarato a BlogSicilia Alfio Giulio segretario generale Fnp Cisl Sicilia- le istituzioni devono subito intervenire, gli anziani sono una risorsa per tante famiglie con disoccupati, aiutiamo i pensionati per sostenere anche i tanti cittadini in estrema difficoltà a causa della crisi”.

Il 18,53% della popolazione siciliana è composta da anziani, cresce l’indice di vecchiaia giunto al 128,3% (rapporto fra giovani e anziani). I comuni che realmente offrono assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari agli anziani e ai disabili non autosufficienti sono l’8,2% rispetto al 26% del 2006 e al 40% della media italiana.

I sindacati chiedono la creazione di un Fondo che possa finanziare le forme di assistenza necessarie ad arginare gli effetti dell’attuale crisi: “E’ ora di mettere al centro le reali esigenze delle famiglie e degli anziani – continua Giulio – con interventi mirati nei singoli comuni e il recupero di risorse da far confluire in un Fondo unico. Ci auguriamo che il Presidente Crocetta apra un confronto sociale su questo tema”.

“Viviamo ormai con una media di pensione da 500, 600 euro al mese – racconta Salvatore un pensionato di 70 anni presente al Congresso – molti di noi hanno tre, quattro, figli disoccupati con prole, e così accade che quei pochi euro al mese vanno divisi fra diversi nuclei familiari, sembra impossibile ma ormai più del 50% dei nostri anziani vive in piena miseria, e spesso nemmeno si rivolgono alla Caritas dove la lista di aventi bisogno è lunga, ma vivono la loro dignità nelle condizioni disumane”.

Drammatica la situazione che emerge dai dati resi noti dalla Fnp Cisl: l’indice di vecchiaia della popolazione siciliana è di 128,3 – in crescita da 10 anni. Ogni 100 giovani ci sono 128 persone anziane. L’indice di natalità che sempre nell’arco di 10 anni è sceso dal 10,3% al 9,2% perché le coppie fanno sempre meno figli. L’indice di dipendenza in Sicilia è oltre il 53% ossia ogni 100 persone in età attiva ne abbiamo 51 non attive cioè di età fino a 14 anni e oltre i 65 anni, e questo valore in termini statistici viene considerato già segnale di squilibrio.

L’indice di dipendenza degli anziani, ossia la percentuale di anziani di cui deve farsi carico parte di popolazione attiva (dai 15 ai 64 anni) è il 29% e non è un valore basso, un valore che è cresciuto negli ultimi anni indicando da un lato l’aumento della popolazione anziana e dall’altro la diminuzione di quella giovanile.

Ancora più preoccupanti sono i dati sull’impoverimento della popolazione e delle famiglie. Nel 2011 per il Sud e le Isole era esposto al rischio di povertà ed esclusione sociale il 46,2% delle famiglie (il 39,4% nel 2010), il rischio di povertà era pari al 34,5% (il 31,0% nel 2010); le famiglie esposte al rischio di ‘severa deprivazione’ erano il 19,4% (il 12,1% nel 2010).

Infine, tra le principali criticità registrate, il gran numero di famiglie che non riesce ad affrontare le spese impreviste (il 48,6%) e la difficoltà ad arrivare alla fine del mese (il 27,8): “Ribadiamo – conclude Giulio – manca l’impegno serio delle istituzioni”