Si tratta di una casa (in realtà ha ospitato un ristorante) nel suo piccolo famoso, perchè è venuto alla luce che Ruggirello possedeva questo immobile proprio quando lo stesso ha presentato la sua proposta di legge di sanatoria delle case abusive costruite entro i 150 metri dal mare. Per amore di verità, è stato lo stesso Ruggirello a fare "outing", utilizzando proprio il suo caso per perorare la causa. Ecco come Ruggirello racconta l'accaduto:
Un atto vandalico ad opera di ignoti ha colpito l’immobile di Marausa di cui sono proprietario, lo stesso che è stato messo sotto la lente, in quanto abusivo, a seguito della mia attività parlamentare, avviata durante il governo Lombardo, per la definizione di una legge che regolamentasse tutte le strutture sotto sequestro che deturpavano le coste e versavano in totale stato di abbandono. Iniziativa equivocata e manipolata, che mi ha piazzato sulle pagine dei giornali come quel politico interessato a risolvere una questione prettamente personale. Eppure più volte ho ribadito che se così fosse stato mi sarei preoccupato di nascondere la mia proprietà anziché parlarne davanti a tutti. Anzi, il mio è stato un modo per far capire che mi trovavo nella stessa situazione di tante altre persone che avevano avuto sequestrato un bene, pertanto non potevano agire di loro iniziativa, e allo stesso tempo nessun organo preposto decideva sul da farsi. Lasciando così centinaia di strutture in stato di abbandono. Da qui gli attacchi delle associazioni ambientaliste e di altre parti politiche che non si sono affatto preoccupate, invece, dell’anomalia dell’iter per la sanatoria delle case abusive. I titolari, infatti, hanno pagato per farne richiesta e ora alcuni vedono le loro case demolite. A qualcuno, quei soldi sono arrivati. Così come, nel mio caso specifico, i vecchi proprietari esercitavano persino un’attività di ristorazione con le opportune licenze e tassazioni. Eppure anche allora l’immobile era abusivo!
Oggi mi ritrovo vittima di un atto vile che ho subito denunciato: la totale distruzione dell’immobile che seppur disabitato, io e la mia famiglia, controllavamo e tenevano chiuso.Muri divelti, bagni distrutti, vetri rotti. L’episodio potrebbe essere avvenuto negli ultimi venti giorni fino a quando ieri pomeriggio, mio figlio si è recato sul posto con una pattuglia dei vigili urbani per effettuare un sopralluogo a seguito di un esposto per presenza di eternit. Un’altra anomalia dal momento che il materiale, da sempre, è stato coperto da un controsoffitto, in un piccolo magazzino antistante la struttura. Giusto ieri, per il sopralluogo dei vigili, la copertura è stata trovata per terra lasciando scoperti i pannelli di eternit, tra l’altro in perfetto stato di conservazione.
Da questo deduco, su mio libero pensiero, che ci sia davvero un accanimento su questa storia che si è chiusa dopo trentacinque anni con un diniego alla sanatoria emesso qualche mese dall’ufficio tecnico del comune di Trapani, senza tenere in conto alcuna graduatoria ma come campione estratto per caso. Eppure in quella zona la mia proprietà non è l’unica in queste condizioni.
In merito a quanto accaduto, saranno ora i carabinieri, ai quali ho sporto denuncia, a valutarne le cause avviando le indagini.
Io continuo a dissociarmi da tutte le manipolazione e le strumentazioni sulla mia persona e sul mio operato, affermando di continuare a svolgere il mio lavoro con la determinazione e la volontà di sempre.
Onorevole Paolo Ruggirello