E’ chiaro perché nel 1893 scrissero “in attesa di un più degno monumento”. Perché sapevano che prima o poi sarebbe arrivata lei, Giulia Adamo. A 153 anni dallo sbarco dei Mille a Marsala il sindaco Giulia Adamo darà alla città un degno monumento.
Si completa il Monumento ai Mille del Salato? No. Un nuovo monumento, una nuova statua. E questa volta si raddoppia. Non c’è solo Giuseppe Garibaldi ma soprattutto l’amata Anita. Il sindaco Adamo fa sul serio e ha bandito una gara per raccogliere idee sulla nuova statua raffigurante Anita Garibaldi, l”eroina dei due mondi”, che vorrebbe far sorgere in Piazza Piemonte e Lombardo. Proprio al posto di quel che resta della stele commemorativa costruita nel 1893 come segna posto per, appunto, “un più degno monumento” allo Sbarco di Garibaldi e dei suoi Mille. E pensare che www.marsala.it ha fatto una campagna stampa incessante per raccogliere i resti di quella stele nascosti al porto e darvi finalmente visibilità. Niente, sarà lavoro sprecato.
Tornando al concorso di idee: dura 2 mesi il bando e scade il 15 luglio prossimo. Chi vincerà verrà premiato con 5 mila euro e potrà essere il direttore dei lavori dell’ennesimo monumento fantasma al risorgimento della nostra città, che però non deve costare oltre i 100 mila euro. Addirittura, allora si tratta di un mausoleo. Forse il sindaco ha dimenticato che c’è un altro monumento che aspetta da 50 anni di vedere la luce, e che è incompiuto da quasi trent’anni. Quello che fa bella mostra di sé nella zona del salato. Progettato negli anni ’60 dall’architetto Emanuele Mongiovì, cominciato nell’86 con Bettino Craxi che venne a posare la prima pietra e lasciato incompiuto nel 1988 perché abusivo. Il monumento ai Mille di Marsala è l’incompiuta per eccellenza. Nel 2007 venne fatto un altro concorso di idee per completarlo secondo le nuove direttive dell’Assessorato regionale territorio e ambiente secondo cui, dopo anni e anni di trafile burocratiche, il monumento si poteva completare ma non aumentare la cubatura. Allora il nuovo progetto redatto dall’architetto Ottavio Abramo viene più e più volte ridimensionato. Si rifà la piazza, il monumento è più piccolo, un monumentino. Il surrogato del Monumento ai mille. Che ancora non è stato completato. Adesso Giulia Adamo ne vuole fare un altro anziché velocizzare i lavori a quello voluto dall’ex sindaco Renzo Carini.
Un più degno monumento, non ai Mille ma ad Anita Garibaldi. Che tra l’altro da Marsala non è mai passata. Anzi, nemmeno sapeva che esistesse. L’Anita nazionale infatti è morta ben prima dell’epopea garibaldina, nel 1849. Ok, ma è stata al fianco dell’eroe dei due mondi, si dirà. Sembra che l’idea di fare una statua ad Anita Garibaldi sia venuta al sindaco (indiscrezioni di palazzo la vogliono molto entusiasta di questa cosa) sull’onda emotiva del movimento di protesta contro il femminicidio. E una statua sembra la cosa migliore da fare per esprimere tutta l'indignazione verso la violenza sulle donne. Si passa dalla donna-oggetto, alla donna-oggetto di marmo. Il tema su cui dovranno concentrarsi i progettisti è tutto un programma: Garibaldi e Anita. La passione negli ideali risorgimentali. Alcune indicazioni a questo punto occorre dare a chi si cimenterà in questa impresa che sta per concretizzarsi dopo 150 anni. Innanzitutto consigliamo di guardare con attenzione la fiction su Anita Garibaldi con la colonna sonora realizzata da Amedeo Minghi, e di questa ascoltare attentamente la traccia “Il Presagio”. Poi occorre dare uno sguardo alle Memorie di Giuseppe Garibaldi. E soffermarsi sulla descrizione che il patriota dà della sua amata: “Era una donna alta, col volto ovale, i grandi occhi neri e i seni prosperosi”. Ma i più maligni sconsigliano questa consultazione. Perchè, ipotizzano sempre i maligni, sembra che Giulia Adamo premierà la statua che le somiglierà di più. Ecco, allora, per chi era il più degno monumento...