A tenere banco è soprattutto lo Stagnone, con l’annosa questione delle imbarcazioni e della navigazione all’interno della laguna. I consiglieri comunali di Futuro per Marsala se la sono presa col sindaco Giulia Adamo per quanto riguarda la gestione dello Stagnone. “La navigabilità dipende dal Sindaco. La Provincia quest’anno non darà alcun permesso di navigazione per colpa del Comune, che da tempo non provvede a dotarsi del Piano di incidenza ambientale”, lamentano Vanessa Titone e Pino Milazzo. I due dicono anche che la Provincia ha sollecitato il Comune di Marsala, ma a quanto sembra inutilmente. La storia della navigabilità dello Stagnone si ripete ogni anno. C'è chi è pro navigazione e chi contro, per preservare la laguna. Ci sono quelli che vorrebbero una navigazione limitata e quelli che vogliono la libertà assoluta. “L'anno scorso - scrivono Titone e Milazzo - vi fu una regolamentazione della concessione dei permessi ai fini della navigazione nella Riserva dello Stagnone che provocò diverse polemiche. Solo nei primi di luglio 2012, infatti, il dirigente della Provincia fece una determina per il rilascio in deroga di 250 autorizzazioni valide fino al 31 ottobre 2012, di cui 50 di esclusiva attribuzione per i soci del Club 'Amici' del Mare. Il Comune avrebbe dovuto fare pervenire la valutazione d'incidenza entro l'estate scorsa. E' trascorso un anno e l'amministrazione comunale non ha promosso alcuna iniziativa”. All’inizio della scorsa estate la Provincia aveva specificato che delle 250 autorizzazioni alla navigazione a motore quelle all’attracco erano di competenza esclusiva delle autorità marittime. La Capitaneria infatti negli ultim anni ha messo la cinghia alle iniziative della politica sulle deroghe ai regolamenti. Sono fioccate infatti, da parte della Capitaneria, le sanzioni sui pontili e solarium utilizzati abusivamente come moli di attracco dai diportisti.
I due consiglieri hanno allora chiesto al sindaco Adamo di provvedere immediatamente per evitare “una navigazione non in regola con le disposizioni di legge, noncheè per consentire un facile accesso non solo ai residenti ma anche ai turisti che vogliono affittare piccole barche per scoprire le bellezze della riserca”.
Intanto sul fronte Punta D'Alga (a Sappusi), di cui l'amministrazione sembra essersi accorta soltanto adesso, iniziano ad arrivare le prime interrogazioni dopo che il sindaco ha voluto far pulire la spiaggetta di Salinella. La Cisl ha interogato il sindaco Giulia Adamo, l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, il Ministero dell'Ambiente, la Capitaneria di Porto e a Soprintendenza sull'area di Sappusi che deve essere ripulita "da baracche e altri sconci di varia natura ma che non potrà facilmente diventare porticciolo".
Il segretario Antonio Chirco ha sottolineato "la straordinaria valenza ecologica e paesaggistica di Punta d'Alga, tanto che il Ministero è intervenuto presso la Regione e il Comune per raccomandare provvedimenti di tutela a favore della nota insenatura dello Stagnone". Per la Cisl la riqualificazione di Punta d'Alga non può essere come la riqualificazione della confinante Salinella, "dove al posto delle vecchie saline sono stati realizzati terrapieni e scarpate, dove al posto della tipica vegetazione sono stati impiantati olivi. Se gli architetti e gli ingegneri incaricati vogliono realizzare un "porticciolo", lo progettino almeno nell'area della Colmata di Casabianca". Per la Cisl quindi, Punta D'Alga non deve essere invasa da pontili e imbarcazioni, "ma riqualificata in senso paesaggistico e naturalistico. Solo così il Comune può davvero essere l'Ente gestore della Riserva dello Stagnone"