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29/05/2013 04:34:40

Pd.Crisafulli all'attacco del Megafono. Oddo: "Un Pd diviso fa comodo agli avversari"

«Innanzitutto, desidero portarti a conoscenza - si legge nella missiva indirizzata a Berlinguer - del fatto che, a parte i capoluoghi di provincia, la lista e i gruppi dirigenti del Megafono sono in contrapposizione con il Partito democratico nella maggior parte delle competizioni amministrative dell'Isola». Per Crisafulli, «questa condizione di avversione e contrapposizione, facilitata dalla confusione da voi generata nel mantenere questa ambiguità non ha determinato l'unità del partito né l'allargamento ad altre sensibilità, ma ha invero generato una situazione di conflitto che ha raggiunto livelli preoccupanti e probabilmente ormai irreversibili».
Crisafulli non contesta soltanto la doppia iscrizione di Crocetta e Lumia al Pd e al Megafono, ma coglie l'occasione anche per stigmatizzare i comportamenti dell'agrigentino Beppe Arnone, «da sempre mio avversario politico, accusato da Crocetta e Lumia di avere tentato di "estorcere" un posto di candidato alle scorse elezioni politiche. Dalle intercettazioni - si legge ancora nella missiva - emerge che lo stesso Arnone è stato lo strumento utilizzato da Lumia per condurre una campagna denigratoria, offensiva ed aggressiva nei confronti di iscritti a questo partito». Il riferimento è all'esclusione dello stesso Crisafulli dalle liste del Pd, dopo le primarie: «Credo che a te spetti il compito di risolvere questa vicenda, con un'azione chiara e indifferibile, per il bene del partito che non può permettersi né ambiguità nè soprusi».
Altrettanto dura la replica di Lumia: «Chi crea problemi al Pd è Crisafulli e non il Megafono. Il Megafono è una risorsa voluta e condivisa con il gruppo dirigente nazionale del Pd. Il movimento sostiene i candidati del Partito democratico nelle città di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. E' lui il problema, il suo modo di fare politica, le sue collusioni, il suo consociativismo. La commissione nazionale di garanzia lo ha escluso dalle liste. Adesso ci aspettiamo una sua esclusione dal Pd alla luce delle denunce che insieme con altri parlamentari ho presentato da mesi».
«Vedo che le risposte di Lumia sono nervose - ha contreplicato Crisafulli - la verità fa male. Mi dispiace che la lettera inviata ai vertici del Pd sia stata resa di pubblico dominio, ma non sono pentito di averla scritta». «Altro che nervoso - ha detto ancora Lumia - la mia è una risposta "leggera" rispetto a ciò che ancora si potrebbe dire. Il problema in tutta la Sicilia è ritenuto lui. Tra Pd e Megafono c'è grande sintonia».

E il dibattito, con toni aspri, continua anche a Trapani, dove da più parti si chiede il rinnovamento della classe dirigente (lo ha fatto di recente anche Salvatore Daidone, capogruppo del Pd in consiglio provinciale) e dove da pochi giorni è stato prodotto un documento da una serie di iscritti del partito con tono durissimi nei confronti dei vertici locali del Pd. Il documento porta 28 firme, la prima è quella di Anna Maria Angileri.  Sulle tensioni interne al Pd interviene l'ex deputato regionale Camillo Oddo: «Il dissenso fa parte della dialettica democratica - dichiara - . Un partito più vicino alla società e più presente tra la gente non è più una richiesta ma un obbligo. Il Pd ha bisogno di rinnovarsi e deve farlo a viso aperto. Mettiamo le nostre energie al servizio del Pd. Discutiamo su ciò che non va senza delegittimarci a vicenda. Un Pd debole e diviso fa comodo ai nostri avversari»