Facciamo un passo indietro. La Sicilfert è un’azienda di trattamento dei rifiuti organici, li trasforma compost. Questa procedura produce il percolato, che sarebbe lo scarto, il rifiuto del rifiuto, ciò che non serve dell’organico per creare il concime. Questo percolato è un rifiuto pericoloso, fa male alla salute in sostanza. Come abbiamo raccontato nella nostra inchiesta, nelle notti di pioggia il percolato prodotto dalla Sicilfert, che ha sede in contrada Maimone a Marsala (sulla via Salemi), veniva sversato per strada andando a finire nei terreni adiacenti e giù fino al lago Maimone. Dopo notti e notti di appostamenti sono diversi i filmati che abbiamo prodotto sul percolato che fuoriesce dalla Sicilfert. In tutto ciò, il 9 marzo gli uomini della Polizia Municipale di Marsala, guidati dal comandante Vincenzo Menfi, hanno fatto un blitz perquisendo l’azienda. E in corso c’è un indagine da parte della Procura di Marsala. Il fatto, se le analisi dell’Arpa dovessero accertare che i campi e il lago sono stati inquinati dal percolato, è molto grave. Perché quei campi sono terreni di pascolo, e di coltivazione di ulivi, viti e quant’altro.
In tutto ciò l’Ato Terra dei fenici, Ato Belice Ambiente e alcuni della Sicilia occidentale vengono a conferire i rifiuti organici proprio alla Sicilfert, che è anche l’unico impianto ad oggi autorizzato a smaltire questo tipo di riufiuto. I vertici dell’Ato Tp1 in conferenza stampa hanno sottolineato questo punto, in conferenza stampa, prima di dire, incalzati, che eventualmente si costituiranno parte civile. Un po’ di confusione ha fatto invece il sindaco di Marsala Giulia Adamo. Perché ha insistito sul fatto che i Vigili Urbani sono stati parte attiva nell’indagine (con un po’ di imbarazzo per la lieve rivelazione di un segreto). Quindi per Adamo il Comune di Marsala sarebbe già coinvolto in questo senso nell’eventuale processo, quasi prendendosene merito. I Vigili Urbani in realtà hanno agito in quanto pubblici ufficiali. Il sindaco Adamo ha alla fine dichiarato che il Comune eventualmente si costituirà parte civile. Intanto non trapela alcuna novità sull’indagine in corso.