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20/06/2013 04:36:08

Abusivismo edilizio. 7000 casi in Sicilia negli ultimi due anni. La situazione a Marsala, Trapani e provincia

 Nel 2011 in Sicilia ammontavano a 856mila metri cubi le colate di cemento abusive; ben 605mila nel 2012. Di questi, mezzo milione si trovano in aree a rischio sismico e 348mila ricadono in aree a rischio idrogeologico. Ben 3.925 abusi scoperti nel 2011 e poco più di 3mila nel 2012. Secondo l'ultimo dato disponibile, quello del 2011, le pratiche di sanatoria sono 758.856. 
I dati sono allarmanti, ancor più se si pensa che sono parziali, "al ribasso", poiché solo il 70% dei Comuni ha fornito alla Regione dati aggiornati sugli abusi edilizi. Dal dossier emerge un altro aspetto sconfortante sulle ordinanze di demolizione: su 1.211 ordini d'abbattimento e ripristino, solo 98 sono stati effettivamente portati a termine nel 2012. Ciò è dovuto essenzialmente ai costi elevatissimi. Un caso curioso, eclatante, è quello di un Comune dell'Agrigentino che, di concerto col ministero delle Infrastrutture e della Difesa, sta perfezionando una convenzione per avviare le procedure per accedere alle risorse finanziarie necessarie per le demolizioni di 181 immobili e per il trasporto a discarica degli inerti che ammonta a circa 7 milioni di euro. «Stiamo studiando soluzioni di natura tecnica - assicura l'assessore - ma intanto è fondamentale che i Comuni acquisiscano quegli edifici da demolire. Questo nel 2012 è stato fatto solo in 7 casi su 1.211 pratiche che lo avrebbero previsto. Perciò - ha proseguito - abbiamo fatto partire una diffida dal mio assessorato, indirizzata a tutti i 382 Comuni siciliani. Essa prescrive di accelerare le operazioni di acquisizione al demanio delle strutture abusive altrimenti saranno i competenti uffici regionali a denunciare omissioni e inadempimenti all'autorità giudiziaria». Previsto anche il commissariamento per i Comuni che non rispettano le norme sulla tutela dell'ambiente.
«Questo dossier - sottolinea Lo Bello - è il primo vero rapporto sull'abusivismo edilizio nella Regione, un segnale di cambiamento come dimostrato dall'abbattimento dell'ecomostro di Scala dei Turchi, a Realmonte. Quest'azione di monitoraggio - rivela - è iniziata su spinta del governatore Crocetta, a gennaio subito dopo il tragico crollo della palazzina di via Bagolino a Palermo, che ha causato la morte di 4 persone. Una grave situazione dovuta all'incuria e ai mancati controlli. Non bisogna fermarsi. Con la circolare obblighiamo le amministrazioni a non commettere più quel reato di omissione che ha distrutto la nostra Isola. Ne è stato fatto uno scempio: dobbiamo riappropriarci di un territorio splendido, che deve tornare ad essere tale».
Ci sono ben 35mila edifici costruiti entro i 150 metri di distanza dalla costa, in violazione delle norme. Un picco si è registrato proprio nel 2008, anno dell'ultima sanatoria. Nel 1976 le case costruite a ridosso della battigia erano meno della metà (13mila). «Se guardiamo la crescita di questo dato - prosegue Gullo - notiamo come subisca un incremento ogni volta che il governo nazionale ha approvato una sanatoria. Le parole chiave - conclude - devono essere: monitoraggio, prevenzione e cura».

Si allontanta così l'idea di una sanatoria, o di un "riordino" della costa, che è la chimera di tutti gli abusivi ed è anche il motivo per cui le demolizioni procedono molto a rilento a Marsala, come a Trapani, spesso più sollecitate dalle Procure (diversi i casi di inchieste aperte per omissione di atti di ufficio a carico di funzionari pubblici un po' troppo pigri) che dalle amministrazioni di riferimento. A Marsala l'anno scorso si era riusciti a portare avanti una decina di demolizioni.Da un anno  la nuova amministrazione Adamo non ha ancora demolito un immobile della lunga lista di quelli già pronti per la demolizione. La gara per individuare la ditta che dovrà fornire le ruspe è stata fatta, ora si aspetta il via. A Trapani tutto è fermo. A Favignana, invece è stata avviata la demolizione di un immobile, grazie alla Procura della Repubblica che ha deciso di dare attuazione ai provvedimenti disposti dai giudici con sentenze di condanna nel corso dell'ultimo ventennio.

Avvalendosi dell'opera di propri consulenti e del contributo della Forze dell'ordine, gli uffici giudiziari hanno iniziato ad effettuare i necessari preliminari accertamenti sugli immobili da abbattere, cui seguiranno le materiali demolizioni. L'attività si svolge sotto la supervisione del procuratore Marcello Viola.
 Le operazioni a Favignana hanno riguardato un immobile abusivo che nei decenni passati era stato realizzato in una zona paesaggistica per il quale è stata disposta la demolizione. L'abbattimento, così come richiesto dal destinatario del provvedimento, è stato eseguito da una ditta da lui incaricata.