Sono infatti stati registrati 476 illeciti sull’isola, che hanno portato a 725 persone denunciate e 286 sequestri. La Sicilia precede come lo scorso anno la Campania, dove però si registrano più sequestri effettuati mentre un balzo in avanti, o forse sarebbe più appropriato dire indietro, lo fa la Sardegna che da quinta nel 2011, sale suo malgrado sul podio. Quarto e quinto posto a Puglia e Calabria.
La nota più lieta di quest’anno è agrigentina, ovvero l'abbattimento dell’ormai famigerato albergo, o meglio ecomostro, che sorgeva sopra l’incantevole spiaggia di Scala dei Turchi e che finalmente è venuto giù. Ma se un obiettivo è stato raggiunto sono decine i siti che devono essere ancora ripristinati. Sempre nell’agrigentino le ville di Lido Rossello entro pochi giorno dovrebbero essere demolite. Queste ville non completate, sono state costruite in una baia nel comune di Realmonte, uno dei luoghi più suggestivi di tutta la costa. La loro storia è come quella di molti altri luoghi deturpati presenti in Italia. Nei primi anni novanta, non rispettando alcun vincolo paesistico, furono rilasciate delle concessioni edilizie per realizzare palazzine sulla riva del mare. Furono così impiantati i piloni direttamente nella sabbia e vennero sbancate tonnellate di costa. Nel 1992 , a seguito di denunce effettuate da Legambiente, si arrivò all’annullamento delle concessioni da parte della magistratura , bloccando quindi i lavori. Nel 1994 le indagini giudiziarie portarono l’intera giunta municipale, la commissione edilizia e alcuni imprenditori in carcere, peima di essere processati e condannati. Altri tira e molla giudiziari non hanno modificato le sentenze e sembra che l’attuale amministrazione sia finalmente intenzionata a passare alle vie di fatto programmando la demolizione nei prossimi giorni.
Altri scempi paesaggistici sono presenti sulle isole minori. Lampedusa da decenni è preda di abusivismo edilizi, con tentativi di lottizzazioni indecenti, come quello fortunatamente sventato di Villaggio Sindona a Cala Galera. Sull’isola maggiore delle Pelagie, altro gravissimo episodio è salito alla ribalta delle cronache nell’ottobre del 2012, quando sono stati messi i sigilli al residence di Cala Creta, dove 90 immobili (uno dei quali di prorietà di Claudio Baglioni), di grande pregio, per la procura della Repubblica di Agrigento furono frutto di una lottizzazione abusiva. I procedimenti giudiziari che si sono succeduti al momento hanno portato al rinvio a giudizio per 61 persone accusate di abuso d’ufficio, falso e abuso edilizio per aver realizzato cubature illegali in oltre 40 anni, allargando il villaggio in maniera completamente illegale.