E gli albergatori e gestori di b&b fanno i conti con una crisi che non permette alcuna programmazione e li costringe a vivere con apprensione anche la stagione estiva, quella in cui Marsala si riempie di solito di turisti. Durante l’ultima conferenza stampa il sindaco Giulia Adamo ha accennato al fatto che in città il turismo è aumentato negli ultimi mesi di ben il 43%. Numeri si riferirebbero al report periodico che fornisce l’ufficio statistiche della Provincia di Trapani. In realtà la situazione è un po’ diversa. Veniamo ai dati, quelli citati dal sindaco Adamo. Nel mese di aprile gli arrivi di italiani a Marsala sono stati del 4.9% in più rispetto allo stesso mese del 2012, e del 4.6% in più per gli stranieri. In totale quindi c’è stato un aumento del 4.8% di arrivi nel mese di aprile 2013, rispetto all’aprile dello scorso anno. Per quanto riguarda le presenze il dato è molto diverso. Aumentano quelle italiane del 15.6% nell’aprile 2013 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, diminuiscono le presenze straniere seppur lievemente dello 0.2%. Quindi un aumento totale del 9.8%. Per i primi quattro mesi del 2013 il mese che più ha avuto presenze è stato quello di aprile, ma a marzo si è registrato il maggior aumento di presenze turistiche rispetto allo stesso periodo del 2012. Le presenze italiane a marzo 2013 sono state il 73.3% in più rispetto a quelle del marzo 2012. Le presenze straniere sono però diminuite del 6.1%, registrando così un aumento complessivo del 45.5% a marzo 2013 rispetto marzo 2012. In generale se andiamo a guardare i dati complessivi di turisti stranieri e italiani nei primi quattro mesi del 2013 secondo i dati forniti dalla Provincia c’è stata una diminuzione di arrivi del 5.89% rispetto allo stesso periodo del 2012, con 13746 arrivi contro i 14556 dell’anno prima. Per le presenze invece il discorso cambia, con un aumento complessivo del 13.38%: 31032 contro 26880 del 2012.
Ma andiamo alle strutture ricettive, a quello che dicono chi in realtà ha quotidianamente a che fare con i turisti e come sta andando questo inizio di estate. Il mese di giugno non è stato molto esaltante per gli albergatori e gestori di b&b di Marsala. Chi sta sentendo maggiormente la crisi sono soprattutto le strutture ricettive di medie dimensioni, quindi hotel a 2 e 3 stelle. L’ultimo mese per queste strutture non è andato per niente bene, con cali che vanno dal 20 al 30% in alcuni casi. A queste strutture i visitatori preferiscono invece i bed & breakfast che nonostante tutto registrano una situazione sostanzialmente invariata se non in alcuni casi migliore rispetto allo scorso anno. C’è da dire che sia i b&b che gli hotel a due e tre stelle soffrono una poca programmazione per le settimane future, e lavorano molto alla giornata con turisti di passaggio. Pochi quindi gli hotel di medie dimensioni che hanno ottenuto un risultato migliore rispetto allo scorso anno. diversa la situazione negli hotel dalle 4 stelle in su, con una tendenza in lieve aumento. Il quadro è quindi quello di un turista agiato che non conosce crisi e continua a preferire gli hotel di lusso anche se non c’è un boom in questo comparto, e poi c’è il crollo degli hotel a 2 e 3 stelle sintomo della crisi della classe media, che oggi preferisce, per chi può permetterselo, un alloggio presso il b&b.
Nel nostro consueto giro di telefonate si è parlato anche del tipo di turista. È soprattutto straniero, e di passaggio, dicevamo, che fa scalo a Marsala per uno o due giorni al massimo e poi ripartire per altri posti. A questo proposito sono state diverse le strutture ricettive, da piccole a grandi, a lamentare una poca o disorganizzata offerta turistica in città. Non ha lasciato un buon segno ad esempio l’evento del Mondiale di Kite Surf con alcuni turisti rimasti delusi per il programma più volte rimaneggiato e stravolto. Ancora diversi albergatori e gestori di b&b lamentano una poca sinergia con l’amministrazione e il Comune, principalemte con i difetti di comunicazione degli eventi. Il riferimento, a proposito di offerta turistica, per gli albergatori marsalesi è sempre San Vito e il Cous Cous Fest. “Marsala deve andare in quella direzione – è il commento più sentito - serve a poco organizzare tanti eventi mal gestiti. Occorre dare un’identità alla città. A San Vito in quel periodo aumentano i prezzi delle camere, noi invece li stiamo diminuendo, eppure siamo Città europea del Vino”.