Da quando, cioè, ai bagnanti si è presentato uno spettacolo non proprio degno di una spiaggia di una città che tutti la vogliono a vocazione turistica. Centinaia di Monache di Mare morte sul bagnasciuga sono comparse già domenica scorsa. A questo fenomeno, che non è sicuramente casuale, si è aggiunta la puzza e il colore dell’acqua non proprio cristallino, con una strana patina argillosa a lambire la spiaggia. In quella zona, siamo nel versante sud della città all’inizio della zona balneare, insiste un vecchio scarico fognario che finisce direttamente al mare. Non proprio il massimo quindi. A dire dei tecnici da questo scarico, come quello davanti Baglio Anselmi, fuoriuscirebbero soltanto acque bianche. Ma l’odore non tradisce, e il colore dell’acqua neanche. Già lo scorso anno un problema simile si era verificato sempre in quella condotta, che ha portato al divieto di balneazione nel mare costeggiato dalla provinciale che porta ai lidi. In questi giorni al Fortino sono intervenuti gli uomini della Guardia costiera e i tecnici dell’Arpa che hanno prelevato dei campioni di acqua per analizzarli. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Marsala Giulia Adamo minimizzando il problema.
Giulia Adamo ha contattato la Guardia Costiera di Marsala per accertarsi della situazione.
“In realtà – dicono dal Comune - da quanto comunicato dagli Uffici demaniali del Porto la situazione non sarebbe così grave. E’ vero che l’acqua risulta essere un po’ torbida ma non altro”.
In ogni caso la Guardia Costiera ha già disposto il campionamento delle acque e si attende adesso l’esito delle analisi.
Gli stessi vertici della capitaneria di Porto escludono che possa trattarsi di un inquinamento dovuto al lavaggio delle cisterne da parte di navi in transito sulla rotta marsalese poiché il tratto di mare interessato alla torpidità è minimo; tant’è che allo stato il comando della Guardia Costiera non ha emesso nessuna ordinanza di divieto balenare.
Da parte sua il Sindaco Giulia Adamo ha detto che “non vi è nessun inquinamento presente nelle splendide e pulite acque di Marsala. Ciò è testimoniato dal fatto che proprio nel mare antistante la costa vi sono presenti praterie di posidonia, una pianta acquatica che non riesce a vivere laddove il mare è inquinato”. E’ anche vero però che c’è inquinamento e inquinamento. C’è quello in grado di uccidere la posidonia, e quello che può essere nociva per la salute dei bagnanti.