I criteri di riparto, introdotti l’anno scorso dalla Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare per fronteggiare la riduzione delle risorse da attribuire, si basano sul livello di tutela delle Aree Marine Protette, sugli effetti che derivano dall’impatto antropico e sul grado di efficienza gestionale.
L’importo complessivo assegnato per il 2013 alle 27 A.M.P. istituite è di oltre 5 milioni di euro. Dall’analisi dei dati forniti dalle stesse aree marine sono derivate le percentuali che hanno permesso di determinare le somme da ripartire. Oltre alle Egadi, le risorse più consistenti sono state attribuite – in ordine decrescente - a Tavolara, Torre Guaceto, Porto Cesareo e Penisola del Sinis. In media ad ogni AMP è andato circa un 3,5% delle risorse totali, mentre alle Egadi è stato raggiunto il 7%.
I fondi assegnati concorrono alla realizzazione delle attività previste nei piani di gestione standardizzati ISEA (Interventi Standardizzati della gestione Efficace delle AMP) proposti da ogni ente gestore. L’obiettivo del modello ISEA è elevare gli standard di gestione attraverso una pianificazione preventiva degli obiettivi prioritari, anche in considerazione dei finanziamenti nazionali o comunitari disponibili. Il link del comunicato è http://www.naturaitalia.it/home_it/index.html, sezione “in primo piano”.
Il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, non nasconde la soddisfazione per questo primato: “Il riconoscimento da parte del Ministero dell’Ambiente, basato per altro su criteri oggettivi, ci riempie di orgoglio e attesta gli straordinari risultati gestionali conseguiti dal Comune di Favignana nel corso di questi anni, in qualità di Ente gestore dell’area marina protetta più grande d’Europa. Questo grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione uscente, ed in particolare dall’ex Presidente Antinoro, dal direttore Stefano Donati e da tutto lo staff dell’AMP, un gruppo di giovani su cui le Egadi puntano per il futuro. Ricordo che nel 2008 il Ministro pro-tempore dell’Ambiente voleva revocarci il mandato, a causa di una gestione dissestata, se non del tutto assente, da parte del Comune; in pochi anni siamo passati dalla zona retrocessione allo scudetto.”.