Nei giorni scorsi l’Area Marina Protetta "Isole Egadi" e l’ENEA hanno portato a termine alcune importanti fasi del sottoprogetto GE.RI.N. (Gestione Risorse Naturali), realizzato a Favignana nell’ambito del programma “Eco-innovazione Sicilia”. Il progetto, finalizzato a sviluppare tecnologie utili per favorire il turismo sostenibile, ha previsto il recupero dei resti di Posidonia oceanica accumulati sulle coste durante l’inverno e il suo reimpianto, con una nuova tecnica sperimentale, sui fondali dell’area marina protetta. Il progetto GERIN è stato premiato con il GREEN COAST AWARD 2013, un importante riconoscimento, nel corso di CoastExpo 2013.
Nel mese di luglio sono state preparate alcune sacche, costituite da “biostuoie” in fibra di cocco (biodegradabili), riempite con i resti di Posidonia oceanica rimossi dagli arenili. Alcune spiagge sono state quindi liberate, in parte, dai depositi delle piante marine, restituendole ad una piena fruizione turistica nel periodo di maggiore affluenza. Le sacche, riempite di Posidonia, sono state immerse alla profondità di 10 metri in un tratto di fondale antistante Cala Azzurra, in un sito selezionato dove la prateria di Posidonia è particolarmente danneggiata dagli ancoraggi delle barche. Le biostuoie sono state zavorrate sul fondo con blocchetti di calcarenite, una materiale di risulta delle cave dell’isola, compatibile con la sabbia sciolta del fondo marino. Alcuni rizomi e fasci delle piante sono stati impiantati nelle biostuoie, per favorire la ricolonizzazione del fondale. La fase di immersione delle biostuoie è stata inoltre documentata dalla troupe di Retequattro del programma «Life – Uomo e natura», condotto da Vincenzo Venuto, che andrà in onda in prima serata il giorno 10 ottobre.
Il responsabile scientifico di ENEA per il progetto GE.RI.N, Sergio Cappucci, ha dichiarato che “l’intervento è stato molto efficace e l’approccio metodologico utilizzato è innovativo. Inoltre i costi di simili interventi sono notevolmente ridotti rispetto a progetti di reimpianto della Posidonia sperimentati altrove. Un altro obiettivo del progetto, ancora da sviluppare, è l’utilizzo dei resti delle piante marine per la produzione di compost”.
“Si tratta di un progetto per noi prioritario - dichiara il Direttore dell’AMP Stefano Donati –, in quanto sperimenta un nuovo metodo per il reimpianto della Posidonia in mare, il suo recupero come compost per fini agricoli, e la gestione sostenibile delle spiagge, che vengono restituite alla fruizione dei bagnanti senza alcun impatto ambientale”.
“Il premio ricevuto dal progetto – commenta il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto - ci riempie di orgoglio e dimostra, ancora una volta, come l’Area marina protetta delle Egadi sia diventata la sede ideale per la realizzazione di buone pratiche di gestione sostenibile della fascia costiera. Ringraziamo l’ENEA per questa straordinaria collaborazione, che porta benefici al turismo e all’ambiente”.