Seconda parte dell'inchiesta. Per leggere la prima parte clicca qui.
L’indagine della Procura per truffa ai danno dello Stato e della Comunità Europea e il fallimento hanno pregiudicato i sogni di sviluppo della Meditteranea e di Giovanni Savalle, che avevano in corso la realizzazione di un campo da golf un approdo turistico “dedicato”.
Il campo da golf mai nato doveva costare 46 milioni di euro (26 dei quali di provenienza privata e altri 20 di natura pubblica): la struttura, sulla carta, doveva occupare una superficie di 120 ettari e accanto al campo da golf dovevano nascere un residence di lusso e un’impresa agricola. Tutto sospeso.
Il tutto doveva avvenire tramite un’altra società del gruppo, la “Sicily House”. Nel 2007 venivano annunciati importanti investimenti grazie ad un “pool di banche europee”: un centro congressi da 500 posti, una scuola di formazione per “giovani interessati ad entrare nel mondo del turismo d’elite” nella frazione di Borgata Costiera, un’area attrezzata di 2600 metri quadri nella spiaggia di Torretta Granitola. Il gruppo Sicily House è partecipato al 40% da Abm Merchant del finanziere trentino Alberto Rigotti. Per il resto fa capo alle famiglie mazaresi Savalle e Norrito.
Sul campo da golf, in realtà, ci si era già spinti un po' in là. E il 17 Aprile 2001 c'era stata la solenne cerimonia della della prima pietra per campo da golf a 27 buche, con hotel da 100 camere e residence da 220 appartamenti in un terreno di 1.260.000 metri quadrati. In quel caso la società utilizzata era Satiro Golf Srl, società proprietaria del terreno e quindi del nuovo campo, che avrebbe dovuto realizzare il tutto con i fondi ottenuti dal Credito Sportivo, dal Cipe e grazie a fondi regionali. Savalle dichiarava: "C'è già un discorso aperto con la Provincia per farla diventare a tutti gli effetti infrastruttura del territorio ed utilizzare i fondi Fas attraverso il project financing. Tante le autorità presenti, anche il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero che ha voluto sottolineare come "la presenza della diocesi e della chiesa locale sia testimonianza dell'importanza di questa struttura per l'intero territorio che beneficerà del golf, sport sicuramente d'elite, che valorizza i luoghi in cui viviamo, luoghi donati e benedetti da Dio e che offrirà anche sviluppo turistico e, di conseguenza, occupazione". Per partire con le opere si è resa necessaria una variante al Prg di Mazara del Vallo, ma il consiglio comunale della città disse di si all'unanimità.
Piccola curiosità, Savalle ha ottenuto dal Tribunale di Marsala il diritto a vivere nella lussuosissima penthouse del resort per soli 6000 euro di canone l’anno. E qualche giorno fa è stato avvistato nella residenza di Savalle Carmelo Patti. Secondo alcune indiscrezioni, Patti sarebbe intenzionato a partecipare all’asta del Tribunale per prendere in gestione l’hotel.
Su Patti, che dal 1998 è patron di Valtur, la più famosa azienda italiana del turismo (oggi in amministrazione controllata, perchè sull’orlo del fallimento), pende una richiesta di sequestro di beni da parte della Direzione Investigativa Antimafia di cinque miliardi di euro. Patti è ritenuto essere referente e prestanome del superlatitante Matteo Messina Denaro, di Castelvetrano pure lui. Ci sono tre collaboratori di giustizia a chiamare in causa il patron di Valtur per presunti rapporti con esponenti mafiosi del Trapanese: Nino Giuffrè, l`ex fidato di Bernardo Provenzano; Angelo Siino, che negli anni Ottanta era il "ministro dei Lavori pubblici" di Cosa nostra; e Giovanni Ingrasciotta, conoscitore di molti segreti del clan di Messina Denaro. Siino sarebbe stato addirittura testimone di un incontro fra il cavaliere Patti e Francesco Messina Denaro, il padre di Matteo.
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