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31/12/2013 06:55:00

Top news 2013. Pino Pace e Pippo Sparla nella burrasca

La Camera di Commercio di Trapani nell’occhio del ciclone nel 2013. Al centro di una compravendita di auto di lusso, l’ente camerale presieduto dal marsalese Pino Pace da oltre dieci anni è finito soprattutto sotto la lente di Report, il programma di inchiesta di Rai Tre.
La burrasca per la Camera di Commercio di Trapani è cominciata con il caso della Porsche comprata a due soldi da Alessandro Alfano, fratello del vicepremier Angelino, e rivenduta a prezzo maggiorato a Pino Pace. Alessandro Alfano, che fino a un anno fa era segretario generale è stato poi nominato dirigente delle PosteCom. Era andato via dalla Camera di Commercio dopo l’inchiesta sugli esami comprati all’università di Palermo.
Ha una passione per le auto Alfano, ed alla Camera di Commercio di Trapani lo ricordano per l’acquisto di un Suv da 35 mila euro. Una Range Rover Evoque, blu scura, tutto a quanto pare a spese della Camera di Commercio. E’ una cosa bizzarra. Anche perchè l’auto è registrata come autocarro, pur senza le opportune modifiche. Ma perchè la Camera di Commercio ha bisogno di un Suv, e soprattutto, dov’è ora?
Non ci sono soltanto i Suv. Ad Alfano piacciono anche le auto sportive. Le Porsche ad esempio, chi non ne vorrebbe una. Una Boxster Cabriolet ad esempio. Un bolide che Alfano riesce a comprare a prezzo stracciato. L’auto è del 2006, e nel 2008 riesce a comprarla da un tale di Palermo a soli 1.355 euro quando il suo valore sfiorava i 30 mila euro. La Boxster qualche anno fa andava molto. C’era una concorrenza spietata con la Bmw Z4, ma un Porsche è una Porsche. Piace sempre. E’ piaciuta anche a Pino Pace. Alfano gliela rivende nel 2010 con una super maggiorazione rispetto al prezzo d’acquisto: 20 mila euro. La cessione avviene a maggio 2010 pochi giorni prima del cinquantesimo compleanno del presidente della Camera di Commercio. Alfano e Pace si incontrano spesso all’Unioncamere Sicilia, hanno l’ufficio accanto. E di lì a qualche mese si incontreranno pure a Trapani. Perché a novembre Alfano viene designato, dopo aver vinto quel concorso sospetto, segretario generale. Chissà, magari andavano a lavoro assieme Pace e Alfano. Auto sportiva, due posti, scappottavano, e via. Di lusso. Proprio su un giro di auto di lusso in quel di Trapani gli investigatori vogliono vederci chiaro e hanno monitorato queste compravendite strane, come ha scritto qualche ad agosto l’Espresso. Con Alfano che comprava a quattro soldi e rivendeva a prezzi maggiorati.

Sulla Camera di Commercio si concentra anche Report e il team di Milena Gabanelli.
Protagonisti sono Pippo Sparla e Pino Pace. Questa volta non c'entrano le auto. La lente di Report si è concentrata su Camera di Conciliazione Srl, una società di mediazione civile (la mediazione civile adesso è obbligatoria, dopo la riforma del 2010 voluta da Angelino Alfano), con sede a Mazara del Vallo, e che ha tra i suoi soci, pensate, Luigi Laudicina, nipote di Pippo Sparla, Gaetano Vita e Daniela Pace, giovane figlia di Pino, presidente della Camera di Commercio.
Gaetano Vita è presidente del collegio dei revisori della Camera di Commercio. In pratica, è colui che controlla i conti di Pace, ma è anche socio della figlia di Pace. Un bel conflitto di interessi.
Non solo, ma la Camera di Commercio ha un suo organismo di conciliazione, che si chiama proprio “Camera di conciliazione”. In pratica, allora, la società del nipote di Sparla e Pace junior copia il nome dell’organismo della Camera di Cmmercio, che loro in qualche modo dovrebbero invece tutelare….
E in verità anche il sito della società privata “Camera di Conciliazione srl”, www.cameradiconciliazione.eu è molto simile a quello della Camera di Commercio, www.tp.camcom.it tant’è che risulta creato dalla stessa società, la A.D.A. Comunicazione di Trapani. Non solo, ma la sede sociale della società, in Via Castelvetrano 155 a Mazara del Vallo, è la sede dello studio di un altro dei tre revisori della Camera di Commercio di Trapani.
Pippo Sparla non finisce nella burrasca soltanto per l’inchiesta di Report. Sparla è consulente esterno del sindaco di Marsala Giulia Adamo in materia di semplificazione burocratica e presidente dell’istituzione Marsala Schola. Il suo passato però è tornato a galla. Sparla infatti, come documentano diverse fonti, è risultato essere iscritto alla loggia segreta Iside 2 negli anni ’80 a Trapani. Inoltre il consulente esterno del sindaco nei primi anni 2000 patteggiò una condanna sul falso su una delibera nella gestione degli asili nido a Trapani, nell’inchiesta che portò all’arresto e poi all’assoluzione, tra gli altri, anche dell’allora sindaco di Trapani Laudicina. Le due vicende sono state ricordate da Libera che ha chiesto spiegazioni al Sindaco sull’opportunità di affidare nuovamente a Sparla incarichi così delicati. E ha praticamente condizionato la realizzazione del Festival dei Beni confiscati a Marsala (una bella passerella per il sindaco) alle dimissioni di Pippo Sparla. Il consulente esterno del sindaco pochi giorni prima l’inizio del festival ha presentato le dimissioni. Il sindaco ha difeso su tutti i fronti Sparla, dicendo che è stato attaccato dai “poteri forti”. Ma era tutto un bluff. Perchè poi Giulia Adamo ha respinto le dimissioni di Sparla.