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28/02/2014 09:28:00

Violenza sessuale, indagato il medico Pietro Marino. La difesa: "Tentativo di estorsione"

15.00 - ''In merito al procedimento a carico del dott. Pietro Marino ed alla notizie di stampa , quest’oggi pubblicate, è doveroso precisare che gli atti d’ indagine provano l’assoluta estraneità del medico ai fatti contestati". Lo afferma il legale del medico, l'avvocato Stefano Pellegrino. "Infatti - continua la nota - le prove raccolte consentono, senza alcun ragionevole dubbio, di ritenere che l’infamante e calunniosa accusa mossa dalla sedicente persona offesa, paziente del medico, sia stata artificiosamente organizzata in ragione del rifiuto da parte del Marino di piegarsi alla richiesta estorsiva. Invero, la denuncia della paziente è stata proposta dopo il netto rifiuto opposto dal Dott. Marino alla richiesta estorsiva posta in atto dalla predetta paziente unitamente al marito ed altro personaggio, non conosciuto dal dott. Marino e, poi, identificato (evidentemente , dopo avere notato l’intervento della polizia , nello studio medico ,dopo che gli stessi se ne erano allontanati). I tre si presentarono nell’ambulatorio medico, con fare minaccioso ed aggressivo e durante l’ora delle visite, in presenza dell’infermiera, (e dopo avere sequestrato il medico all’interno di una delle stanze dello studio), intimando il pagamento di una “offerta” per “accomodare” una fantasiosa ed inverosimile contestazione di molestia sessuale (in particolare, a loro dire, il dott. Marino si sarebbe “appoggiato” alla paziente nel corso di una visita). Intimidito e terrorizzato per la pervicacia e l’insistenza delle minacce, il dott. Marino li allontanò, rispondendo di non avere “soldi per questo tipo di offerte” ed immediatamente comunicò il fatto agli organi di polizia, che prontamente intervenivano nello studio medico. Il dott. Marino, a seguito della denuncia, veniva addirittura dotato di un videoregistratore a forma di penna, in modo da registrare l’eventuale presenza degli individui nel suo studio e veniva al riguardo, allertata ed istruita anche la infermiera(testimone oculare dell’attività estorsiva). Ebbene, si ripete, solo a seguito del maldestro ed infruttuoso disegno estorsivo, la paziente presenterà la minacciata e calunniosa denunzia.
“Come, purtroppo, spesso accade, per biechi fini e per ben architettate strategie criminose, il carnefice diventa processualmente vittima. Ma il corso della giustizia renderà, con l’accertamento della verità, la dovuta dignità e stima, quale uomo e professionista, al dott. Marino”.

 

9.00 - Un altro medico marsalese è indagato per l'ipotesi di violenza sessuale su una sua paziente. E’ Pietro Marino, medico di famiglia, presidente regionale dello Snamid (Società nazionale di aggiornamento di medicina generale). A Marino è stato notificato l’avviso conclusione indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. A denunciare il medico, noto anche come membro del locale Rotary club, è stata una donna, sua assistita, di 35 anni. Secondo quanto affermato dalla presunta vittima, Marino avrebbe tentato di abusarne sessualmente dopo averla visitata. Il fatto sarebbe accaduto lo scorso anno nello studio del medico, mentre la donna era in bagno per lavarsi le mani. A coordinare l’indagine è stato personalmente il procuratore Alberto Di Pisa. Il medico, difeso dall’avvocato Stefano Pellegrino, pare si sia difeso affermando che la donna che lo accusa avrebbe, in precedenza, tentato di estorcergli del denaro, inviando nel suo studio anche tre energumeni. Lui ne avrebbe parlato con un poliziotto, ma questi, ascoltato, non avrebbe confermato. La denuncia del medico contro la donna sarebbe, comunque, successiva a quella della sua mutuata. A Marsala, questo è già il secondo caso, in meno di un anno, di medico accusato di violenza sessuale su una paziente. Nel luglio 2013, infatti, con quest’accusa, fu posto agli arresti domiciliari, per quasi due mesi, il ginecologo Domenico Gaudino. L’indagine, in quel caso, fu condotta dai carabinieri, che dopo la denuncia della presunta vittima, nello studio medico di Gaudino piazzò una microspia. Furono, inoltre, effettuate altre intercettazioni e analisi di tabulati telefonici.