L'imprenditore trapanese Giuseppe D'Angelo è stato rinviato a giudizio per truffa. E' molto noto in città perchè è amministratore delegato del Cantiere Navale e della società Satin. Con lui a giudizio, il 22 Settembre (giudice monocratico Messina) , anche Vito Sorge, consigliere di amministrazione delle due ditte e responsabile commerciale. L'accusa, per la precisione, è di truffa e calunnia.
D'Angelo e Sorge sono accusati di avere effettuato un pagamento ad un fornitore con un assegno risultato contraffatto. Il procedimento scaturisce da un'indagine della Guardia di Finanza. L'imprenditore Marin Lucian Rosca, titolare di una ditta con sede a Braila, in Romania, ha svolto alcuni lavori di carpenteria, falegnameria, ed altri interventi presso il Cantiere Navale per 68 mila euro. Secondo l'accusa, Rosca avrebbe ricevuto però soltanto una parte dell'importo pattuito. All'imprenditore sarebbe stato consegnato un assegno di 14 mila euro a parziale pagamento, ma non sarebbe mai riuscito ad incassare il titolo bancario, che recava la data 15 febbraio 2011. Rosca venne accusato allora di ricettazione. D'Angelo avrebbe negato che la firma di traenza fosse la sua, così come il timbro dell'azienda. Secondo l'accusa era invece un tentativo di calunnia per continuare a non pagare l'imprenditore straniero.