La storia l’abbiamo raccontata, i sentori di una possibile sola c’erano fin dall’inizio, e ora i nodi sono venuti al pettine. La storia è quella del Mondiale di Kitesurf a Marsala. Mondiale, mica tanto. Una manifestazione che veniva spacciata come un grande evento internazionale, quella che si è tenuta dal 25 al 30 giugno 2013. Organizzata dalla S.I. Eventi di Simona Inserillo e Totò Lacagnina, vecchia conoscenza che saltella da un mondiale di Kite a una manifestazione di musica e moda a Favignana, e con l’appoggio dell’amministrazione Adamo. Nell’anno di Marsala Città europea del Vino tutto era possibile. E adesso c’è l’enorme figuraccia, con diverse aziende e professionisti che aspettano di essere pagati dall’organizzatore dell’evento, ad un anno di distanza. E la decisione della PKRA di bloccare per l’Italia qualsiasi manifestazione sportiva inerente il Kitesurf Artistico. Lo ha comunicato il presidente della CKI (Classe lasse Kiteboarding Italia) Michele Galifi Cerquetti, parlando di grande vergogna internazionale.
“Siamo determinati ad andare fino in fondo a questa storia, vogliamo pagato il nostro lavoro - dicono i titolari della D.I. Media, agenzia di comunicazione di Palermo che ha realizzato sito, grafica, logo, spot e foto per l’evento - da un anno tentiamo di rintracciare gli organizzatori per farci pagare ma sono spariti, adesso veniamo a sapere che hanno ottenuto contributi sotto altri nomi. Ma a noi chi ci paga?”
I fatti sono molto ingarbugliati. Tutto ruota attorno alle persone che hanno organizzato l’evento. C’è la S.I. di Simona Inserillo che, a titolo individuale, riesce ad ottenere l’autorizzazione dal sindaco di Marsala Giulia Adamo a svolgere l’evento. La proposta arriva al Comune pochi giorni prima dell’inizio della manifestazione, il 18 giugno 2013. Viene fatta dalla Inserillo, “in collaborazione con l’associazione sportiva Mondello Beach e con il Comitato di Associazioni dilettantistiche”. Tre giorni dopo, il 21 giugno la giunta Adamo delibera il patrocinio (non viene specificato se gratuito o meno) alla Inserillo della S.I. Eventi. Qualche giorno prima, il 6 di giugno il sindaco Adamo autorizza la Inserillo, in quanto organizzatrice dell’evento, a sforare il limite acustico deciso dall’amministrazione per le serate di musica nel corso della manifestazione. Nel frattempo, il 20 giugno l’associazione sportiva Mondello Beach chiede all’amministrazione Adamo un contributo di 75 mila euro per l’organizzazione dell’evento. Il 20 giugno, 5 giorni prima dell’inizio dell’evento. Il contributo viene concesso diversi mesi dopo alla Mondello Beach, il 30 dicembre 2013. Non per la somma chiesta, ma per 30 mila euro.
“Il casting e l’organizzazione della tappa siciliana - comunicava a ridosso della manifestazione il sindaco di Marsala Giulia Adamo - è affidata in esclusiva per l’Italia alla “S. I. Eventi”, in collaborazione con il Comune di Marsala, la Provincia Regionale di Trapani, la Regione siciliana e i brand che la sosterranno.“ La Inserillo invece aggiungeva la sua delusione per non aver ottenuto quanto voleva dalla Regione per portare a Marsala Boy George, Fiammetta Cicogna, e i trampolieri.
“L’organizzazione è molto complessa. il background dell’evento è legato a una società americana con dei canoni organizzativi molto rigidi da rispettare. La città è pronta. Sarà una grande vetrina internazionale per promuovere non solo Marsala, ma la Sicilia e l’Italia”, dichiarava il giorno prima dell’inizio delle gare di kite Totò Lacagnina direttamente dal lido.
Nei giorni scorsi dal Comune di Marsala hanno detto che la proposta per il contributo era arrivata dalla S.I. Eventi, ma non è stata ammessa perchè proveniente da una società a scopo di lucro.
L’importo accordato alla Mondello Beach non è stato ancora erogato, riferisce il dirigente Giuseppe Fazio, perchè la società, dal termine dell’evento sportivo ad oggi, non ha mai trasmesso all’ufficio le fatture, le pezze d’appoggio delle spese sostenute per giustificare il contributo. E certo, tutto era a nome della S.I..
Ora c’è un altro dato. Perchè la Mondello Beach, nel giugno 2013 si è trasformata in “Neopensiero Eventi”. Un altro cambio di casacca ancora. Vice Presidente e segretario generale della Neopensiero è, dal 10 maggio 2013, la signora Simona Inserillo, la stessa di prima. Ma cosa succede allora? Può un Comune deliberare un contributo a una associazione che non c’è più. Perchè, carte alla mano, il contributo alla Mondello Beach è datato 30 dicembre 2013, assieme ad altri contributi sportivi. Fazio ha detto a che eventuali crediti vantati da società diverse da Mondello Beach, a proposito della manifestazione del Kite Surf, sponsorizzata dall’Amministrazione, non saranno in alcun modo collegabili alla delibera dell’Amministrazione comunale.
In tutto ciò soltanto adesso si viene a scoprire che le associazioni non avevano il nulla osta da parte del Kiteboarding Italia. Mondello Beach, Neopensieri, associazioni che “nulla hanno a che fare con il kiteboarding nazionale e/o internazionale, mai ci sono stati contatti con dette associazioni che non hanno alcun titolo di rappresentanza sportiva per la nostra disciplina”, ha dichiarato il presidente del CKI.
Una storia di negligenza da parte di chi doveva controllare l’affidabilità delle associazioni, l’attendibilità dell’evento, e non l’ha fatto. Di “distrazione”, chiamiamola così, da parte del Comune di Marsala. Una storia di prese in giro. Agli amanti dello sport, del kite, e a chi ha lavorato e ancora non è stato pagato.
“E’ cominciato tutto nel novembre 2012 - ci raccontano i titolari della DI Media di Palermo - quando ci presentano Totò Lacagnina. Avevamo gli uffici vicini a Palermo, lui quello della Sikelia Iniziative. Qualche giorno dopo ci incontriamo per parlare di quello che occoreva fare. Alla prima riunione c’era anche Simona Inserillo, che poi non abbiamo più visto”. Parlano di una grande opportunità, di un grande progetto da sviluppare. Grafica, sito web, logo, foto, spot. “Noi eravamo in start up, e lo vedevamo come un grande trampolino di lancio. Il nostro preventivo iniziale era di 40 mila euro, per un grande progetto. Poi Lacagnina ci ha detto che dovevamo ridurre, allora abbiamo fatto un progetto da 6 mila euro. A loro è piaciuto”. Approvato, in cambio anche la possibilità di inserire il logo della società nei cartelloni pubblicitari sparsi per il Kite Village. “Il 31 dicembre firmiamo il contratto con la S.I. Eventi nella sede della Sikelia. Dal dicembre 2012 alla manifestazione abbiamo lavorato solo per il kite. Abbiamo avuto contatti solo con Lacagnina, in questi mesi, che coordinava gli aspetti della comunicazione. La Inserillo l’abbiamo vista poi soltanto alla conferenza stampa di presentazione a Marsala dove c’era anche il sindaco Adamo”. Nel frattempo i rapporti con Lacagnina si sono incrinati. “C’era disorganizzazione, abbiamo fatto tanto lavoro che poi è stato copiato, come i loghi. Abbiamo fatto diverse bozze, poi ne è stata approvata una, ma quelli scartati li abbiamo visti utilizzati per altre cose. Nel mese di maggio abbiamo realizzato lo spot per la manifestazione. Quello era a parte e ci è stato pagato. Abbiamo lavorato fino al giorno prima dell’evento per diversi pasticci che ci hanno combinato. Dopo sono scomparsi tutti. Abbiamo chiesto il pagamento della fattura, ma niente. Non ci hanno ancora pagato”. Adesso dal Comune viene fuori che il contributo spetta alla fantasma Mondello Beach e che tutto dipende da questo. “Noi non abbiamo avuto alcun rapporto con questa associazione. Tutto è stato fatto sotto la S.I. Eventi, con titolare la Inserillo, e come coordinatore della comunicazione Lacagnina. Ovviamente ci siamo rivolti a un avvocato. Ma siamo davvero delusi. Sono scomparsi tutti”.
E come questa società ci sono anche altri professionisti che non hanno visto un soldo del lavoro svolto.