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17/06/2014 06:10:00

Marsala, Adamo vuole un festival jazz. Ci costa 47.000 euro

A quanto pare a Marsala si è sparsa la voce. Serve poco per ottenere contributi dal Comune. Basta creare un’associazione, e dopo pochi giorni chiedere il contributo per un evento. Poco importa da quanto esiste l’associazione. E’ quello che è successo con il Festival Marsala Jazz Estate, che si terrà dal 30 luglio al 2 agosto.

Ad organizzare l’evento è l’associazione culturale “Tetragono… non solo jazz”.

Il programma prevede workshop di canto e musica d’insieme ad opera dei maestri Cinzia Spata e Bruno Biriaco, Street Parade che precederà i concerti dei gruppi che si esibiranno nella tre giorni. Come i Traditori di Ettore Fioravanti, i Sexes Machine di Bruno Biriaco (ex componente del gruppo Perigeo negli anni ‘70 e direttore, dal 1983, delle colonne musicali dei programmi tv Rai), Enrico Pieranunzi e il suo trio jazz. E poi gli Area, gruppo rock progressive italiano, free jazz e musica elettronica ed etnica. Questi sono alcuni eventi in programma.

E per i tre giorni del festival l’associazione Tetragono ha ottenuto un contributo di 47 mila euro dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giulia Adamo. Il tutto con una richiesta arrivata l’8 aprile 2014 al Comune in cui si chiedeva un contributo di 52.800 euro a fronte del costo dell’evento stimato in 55.800. In calce alla proposta dell’associazione culturale c’è l’approvazione dell’Assessore al Turismo e Cultura Patrizia Montalto: approvato per 47 mila euro. Ma dove siamo, al mercato? Come fa un assessore a decidere quanto dare? A peso?

Ma chi è l’associazione Tetragono? Nessuno l’ha mai sentita. E nella delibera pubblicata sull’albo pretorio online non c’è nulla di scritto. Anche perchè non vengono pubblicati, come al solito, gli allegati. C’è la delibera, e nient’altro. Se il cittadino volesse saperne di più, è costretto ad andare all’Ufficio albo pretorio del Comune di Marsala.

Noi l'abbiamo fatto. Una specie di caccia al tesoro. L’associazione è nuova, nuovissima. E’ stata fondata il 14 marzo 2014, e qualche giorno dopo (l’8 aprile) ha fatto richiesta di contributo al Comune di Marsala.

L’associazione ha sede in via Curatolo 27, davanti il palazzo Grattacielo a Marsala. I soci fondatori sono i maestri Giacomo Bertuglia, Claudio Forti e Fabio Gandolfo, indiscussi professionisti ed esperti di musica. Fabio Gandolfo è anche uno degli artefici dell’arrivo a Marsala dell’Università Umsi (vicenda sulla quale abbiamo avanzato più di una perplessità). Gli stessi hanno per conto loro altre associazioni. Forti ha creato ad esempio l’associazione “Baluardo Velasco”, che ha già costruito in pochi anni un curriculum notevole. Perchè ricorrere ad un’altra associazione?

La sede dell’associazione in questione, poi, è proprio nello studio medico del padre di Forti, Ugo, storico otorinolaringoiatra di Marsala. Che un’associazione che chiede questo popò di contributo non abbia una targa, ma anzi una sede in uno studio medico non è un buon biglietto da visita.

Nella richiesta fatta al Comune viene elencato il piano economico per lo svolgimento del Festival. Sono oltre 55 mila euro, tra noleggio attrezzature, viaggio, vitto e alloggio degli artisti, cachet dei gruppi che si esibiranno. Ad esempio, per Fioravanti sono 3.200 euro, per Biriaco 7.000, per Area 7.000 euro, per Pieranunzi sono 5.000 euro. Questi sono soltanto alcuni dei costi.

Come al solito non abbiamo nulla da dire sul merito, sull’evento e sui professionisti che l’hanno organizzato. Ma può un Comune, così sulla parola, concedere soldi per un evento a una associazione nata pochi giorni prima? E non sarebbe il caso di pubblicare sull’albo pretorio online anche gli allegati, le proposte che vengono fatte all’Amministrazione Comunale? La legge sulla trasparenza amministrativa è chiara in questi casi. Occorre pubblicare tutto, eccetto dati sensibili protetti dal codice della privacy. A Marsala, invece, come negli altri Comuni, si rende pubblico solo l’essenziale.

Poi si rischia di incappare in brutte storie come quella del Mondiale di Kite Surf a Marsala. Tanti i pasticci che stanno affiorando adesso, con strane associazioni, che non hanno sede, non hanno sito, non hanno mai avuto a che fare col kite a cui l’amministrazione ha concesso un contributo di 30 mila euro. E adesso i professionisti che hanno lavorato all’evento aspettano ancora di avere pagate le fatture.

E invece sarebbe il caso di creare un’anagrafe delle associazioni, dove, in maniera chiara, è possibile sapere per ogni associazione che prende contributi qual è il suo statuto, il suo atto costitutivo, chi sono i soci, che incarichi hanno.

Tornando alla vicenda del prossimo Festival Jazz abbiamo sentito proprio Claudio Forti, per chiarirci le idee: “Ancora non c’è nulla di sicuro. Noi siamo pronti da tre mesi, ma aspettiamo di definire ancora gli ultimi dettagli ed avere le ultime garanzie”. Ma come mai è stata creata un’associazione ad hoc da un giorno all’altro? “Diciamo che, indirettamente, è una richiesta che ci è arrivata dall’Amministrazione Comunale. Siamo stati contattati, io, Gandolfo e Bertuglia, chiedendo di mettere insieme le nostre forze per organizzare un grosso festival musicale per l’estate. E questo abbiamo fatto. Baluardo Velasco, ricordo, è un’associazione che fa un altro tipo di attività, e tra l’altro senza contributi pubblici. Credetemi, vivo questa esperienza proprio per amore della città, non ho altro interesse”. Ma l’associazione ha sede nello studio di suo padre. “E vabè… ci serviva un punto d’appoggio. E comunque, alla luce della mia esperienza posso dirvi che chi rischia siamo noi, non il Comune..."