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19/06/2014 06:30:00

Marsala,caso Kite. Lacagnina: "Noi le vittime. Presi in giro da Adamo"

“Simona Inserillo non ha mai preso un centesimo. Non ha truffato nessuno. Anzi è lei ad essere stata presa in giro dal sindaco Giulia Adamo. Io? Non ho organizzato niente, ho solo collaborato con la Inserillo”. A parlare è Totò Lacagnina, personaggio noto nell’organizzazione degli eventi in mezza Sicilia, soprattutto in quella occidentale. E’ uno dei protagonisti della vicenda del Mondiale di Kitesurf di Marsala del giugno 2013. La storia è quella di un evento che doveva essere grandioso, ma che sin dall’inizio faceva acqua da tutte le parti. E adesso, tra contributi che non sono stati più elargiti, società e associazioni sportive sconosciute, professionisti che aspettano di essere pagati, i nodi stanno venendo piano piano al pettine. E pochi giorni fa la decisione della PKRA di bloccare per l’Italia qualsiasi manifestazione sportiva inerente il Kitesurf Artistico. Lo ha comunicato il presidente della CKI (Classe lasse Kiteboarding Italia) Michele Galifi Cerquetti, parlando di grande vergogna internazionale proprio per i fatti di Marsala.
Simona Inserillo è titolare della S.I. Eventi, la società che ha organizzato l’evento di Marsala. Lacagnina è un suo collaboratore, da diverso tempo.
Per l’evento cominciano giù l’anno prima a ingaggiare professionisti, firmare contratti. Chiede il contributo al Comune di Marsala, che vorrebbe darglielo ma c’è un problema. Che la S.I. è un’azienda con scopo di lucro. Spunta un’altra associazione, la Mondello Beach (che nel frattempo cambia nome in Neopensieri). A loro, che sono sempre gli stessi, sempre Inserillo e La Cagnina, il contributo viene concesso, perché è associazione sportiva, c’è la delibera, ma ancora non è stato liquidato nulla. Sono 30 mila euro, su una richiesta di 75 mila. Il Comune dice che quando faranno avere le pezze d’appoggio erogheranno i soldi. Ma le pezze d’appoggio non si trovano, perché sono intestate alla S.I. e non alla Mondello Beach, intestataria del contributo da parte del comune.
Succede che i fornitori cominciano a cercarli, e cercarli. Perché è tempo di riscuotere le fatture. Niente. Sono tutti scomparsi. Fino ad oggi.
Parla Totò Lacagnina, che secondo quanto ci hanno raccontato, è stato il responsabile della comunicazione durante l’evento.
“Io non ho firmato nulla, non sono intestatario di niente. Ho solo collaborato con la Inserillo. Lei è l’organizzatrice di tutto”. Lei era presente alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione con il sindaco di Marsala, Giulia Adamo. C’era del feeling tra le due donne. La Inserillo aveva anche curato tutti gli aspetti organizzativi per portare il Comune di Marsala alla Bit di Milano nel primo anno di amministrazione Adamo. Poi, da quello che ci racconta Lacagnina, si è rotto qualcosa. “Non ho mai preso soldi, né io , né la Inserillo. Lei è parte lesa, è stata bluffata, è stata truffata dall’amministrazione Adamo. Le hanno promesso che avrebbero contribuito, le avevano promesso 150 mila euro. Sono loro che sono spariti, non noi. Il sindaco Adamo aveva promesso dei soldi. Tutto il pasticcio nasce da lì.” Ma cos’è la Mondello Beach, spuntata dal nulla? “Non è questo il problema, il problema è che sono stati promessi dei soldi e la promessa non è stata mantenuta”. E i vostri fornitori? I ragazzi di Palermo dicono che hanno avuto a che fare con lei, Lacagnina. “Io non ho firmato nulla. Non sono intestatario di nulla. Ho contribuito, ho collaborato per la parte tecnica, ma ha fatto tutto la Inserillo che, ripeto, in questa storia è solo una vittima”. Chiedete il conto al Comune. “Sono dei muri di gomma, metteremo di mezzo un avvocato. Il sindaco se ne lava le mani, e sta mettendo in cattiva luce quella povera donna di Simona Inserillo”.Cosa succede adesso, dal Comune hanno fatto sapere che attendono le vostre ricevute? “Non lo so che succede, ma non ci va di essere presi per truffatori. Lo sapete come fanno i truffatori, prendono i soldi e non realizzano l’evento. La signora Inserillo invece ha fatto tutto quello che aveva previsto, e ci ha rimesso anche dei soldi”.