Sul pasticcio del Mondiale di Kite Surf di Marsala interviene, dopo mesi di polemiche, Simona Inserillo, titolare della S.I. Eventi organizzatrice della manifestazione. Nelle ultime settimane sono saltati fuori i casi di professionisti e aziende che ad un anno dalla manifestazione aspettano ancora il compenso. Ieri, sulla manifestazione, è intervenuto anche Massimo Marino, presidente dell'emittente Telesud. Ecco la nota della Inserillo.
Con riferimento alla nota manifestazione “Kitesurf Freestyle World Cup” tenutasi nel mese di Giugno del 2013 a Marsala ed in risposta ai numerosi attacchi ricevuti dai media in merito ai ritardi sui pagamenti relativi all’organizzazione, in qualità di organizzatrice dell’evento mi vedo costretta a precisare alcune delle circostanze erroneamente indicate dagli organi di stampa, al fine di evitare che le stesse possano essere pretestuosamente invocate come ragioni di giustificazione degli inadempimenti posti in essere dall’amministrazione comunale cittadina.
Giova, in particolar modo precisare come la sottoscritta, titolare della ditta individuale S.I. Event, ha realizzato l’evento in questione facendo fronte alle ingenti spese solo ed esclusivamente con le proprie risorse finanziarie, confidando sul contributo del Comune di Marsala che, per mesi e in tutte le occasioni mediatiche - dalle numerose conferenze stampa nel corso dell’anno, agli incontri istituzionali volti ad ampliare il budget con il sostegno di altre Amministrazioni - ha sempre dichiarato di contribuire alla realizzazione dell’evento, che sarebbe stato il fiore all’occhiello dell’estate marsalese, tanto da inserirlo all’interno delle manifestazioni “Recevin 2013”.
Per l’anno in questione, il Comune è stato, infatti, insignito della qualifica di Città Europea del Vino, ottenendo per la sua promozione forti contributi economici.
Ciò trova conferma non soltanto in atti amministrativi del Comune di Marsala, ma anche nel fatto che il giorno prima la conclusione dell’evento una nutrita, quanto autorevole, delegazione del Comune si è incontrata, insieme alla sottoscritta, con i vertici dell’associazione americana PKRA, confermando chiaramente e a viva voce, la volontà e l’impegno dell’amministrazione cittadina di assumere parte dell’onere economico della manifestazione, garantendo già dall’indomani un’anticipazione, salvo poi far cadere nel nulla le buone intenzioni.
La scrivente onorerà gli impegni con tutti i fornitori che, a diverso titolo, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, facendolo riuscire alla perfezione e mettendo in mostra il territorio di Marsala che, come ero certa, è stato molto apprezzato, perché location ideale per questo sport e sito naturalistico senza pari: tutti gli atleti e i molti turisti che vi hanno assistito sono ripartiti certi che nel 2014 si sarebbe ripetuta quella che, a loro dire, era stata una tappa riuscitissima.
Nonostante tutto, sono certa che il Comune di Marsala affrancherà l’immagine della Città, concorrendo come promesso con l’organizzazione al pagamento del saldo di tutti i fornitori: diversamente, la sottoscritta si vedrà costretta ad adire l’autorità giudiziaria ordinaria per la tutela dei propri diritti e di quella di coloro i quali, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.