I Carabinieri della Stazione di Favignana lo seguivano da tempo, monitorando i suoi comportamenti, studiando le sue abitudini e le sue frequentazioni. Un’attività d’indagine che ha seguito i dettami classici della polizia giudiziaria: appostamenti, pedinamenti e attività informativa.
In questa maniera i militari della Stazione di Favignana sono giunti ad arrestare, nel pomeriggio di Sabato scorso, Salvatore Messina, isolano di 35 anni, già in passato incappato in qualche guaio con la giustizia.
Nel pomeriggio di Sabato scorso, infatti, i Carabinieri hanno atteso che Messina terminasse di svolgere la sua attività professionale presso una panetteria dell’isola, e hanno subito notato qualcosa di strano: il giovane isolano indossava uno zaino sulle spalle e aveva un atteggiamento particolarmente guardingo. Segnali più che evidenti per i Carabinieri di Favignana, i quali hanno deciso di far scattare l’operazione. Il giovane è stato bloccato e all’interno dello zaino che portava sulle spalle, dopo un’accurata perquisizione, sono stati rinvenuti ben 60 grammi di hashish e un bilancino di precisione, tutto perfettamente celato all’interno dello zainetto che Messina portava con sé.
Avendo il fondato motivo di ritenere che l’isolano potesse detenere altra sostanza stupefacente in casa, i Carabinieri hanno perquisito anche l’abitazione, all’interno della quale i militari si sono ritrovati dinanzi ad un vero e proprio bazar della droga.
Sono stati infatti rinvenuti e sequestrati altri 20 grammi di hashish, 20 grammi di marijuana, un ulteriore bilancino e tutto l’occorrente per il confezionamento ed il successivo spaccio della sostanza: coltellini ancora intrisi di droga, bustine in cellophane, carta stagnola e nastro isolante, tutto abilmente celato in diverse parti dell’abitazione.
I Carabinieri hanno inoltre sequestrato 300 euro, accuratamente nascosti in una cassettina all’interno di una credenza, ritenuti – anche per il piccolo taglio – provento dell’attività illecita.
Per il Messina sono immediatamente scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Su disposizione del P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, l’isolano è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.