Saranno licenziati i 64 lavoratori della Megaservice SpA, l'ex società partecipata della Provincia regionale di Trapani messa in liquidazione nel febbraio 2013. Finisce così una vertenza che è andata avanti da anni nel silenzio della politica. L'atto che in sostanza mette fine alla vertenza Megaservice, lasciando senza occupazione 25 lavoratori del comparto servizi e 39 del comparto edile, è arrivato al termine dell'incontro che si è svolto mercoledì pomeriggio all'Ufficio provinciale del lavoro di Trapani tra i commissari liquidatori della società ed Enzo Palmeri (Fillea Cgil Trapani), Francesco Danese (Filca Cisl Palermo Trapani) e Sergio Buscaino (Feneal Uil Trapani).
I rappresentanti sindacali fino alla fine hanno sollecitato i commissari liquidatori a trovare un accordo e a percorrere strade alternative al licenziamento. "I sindacati – affermano i sindacalisti - fino all’ultimo hanno continuato a proporre di differire gli eventuali licenziamenti a un momento successivo al riordino delle società partecipate, considerate le nuove possibili iniziative a tutela delle stesse partecipate, comunicate dall'assessore regionale Patrizia Valenti alla V Commissione dell'Ars. Purtroppo la nostra proposta non è stata accolta dai commissari liquidatori che hanno ritenuto impossibile trovare soluzioni alternative al licenziamento".
E proprio ieri sono partite le lettere di licenziamento per i dipendenti Megaservice.
Costituita il 29 giugno 2004 con un capitale sociale di 120 mila euro e allo scopo della gestione di servizi strumentali in favore esclusivo dello stesso Ente Provincia, la Megaservice al 31 ottobre 2012 risultava in perdita per un milione 853 mila e 410 euro ed il patrimonio netto presentava un valore negativo di un milione 732 mila e 534 euro.
Il 30 giugno scorso scadeva la Cassa integrazione straordinaria per i lavoratori del comparto degli edili. Il 25 Giugno, però, erano stati già raggiunti dalla lettera con cui i due commissari liquidatori della Megaservice Giuseppe Mazzeo e Pietro Bruno comunicavano ai sindacati l’avvio della procedura di mobilità del personale.
Un’iniziativa che, ad avviso dei lavoratori, precedeva “una catastrofe ampiamente attesa”: il licenziamento di massa. E così è successo. E’ successo anche che è andata a vuoto la proposta della creazione di una società cooperativa di lavoratori che potesse operare negli stessi settori dei servizi e dell’edilizia che era stata lanciata dal commissario del «Libero consorzio comunale di Trapani», l’Ente che ha preso il posto dell’ex Provincia, Antonio Ingroia e dal suo entourage e che avrebbe trovato ampia condivisione sia da parte del consulente esterno esperto alle partecipate Antonio Di Natale che degli stessi commissari liquidatori che dei sindacati.
Ma non ci sarebbe stata certezza sulla portata delle commesse da assicurare alla nascente società cooperativa. Ai lavoratori, adesso, non resta che l'accesso agli ammortizzatori sociali.