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12/11/2014 06:13:00

Concorso nuove farmacie. 2600 in Italia, 222 in Sicilia. Ma chi o cosa blocca tutto?

 

L’Italia vive un’eterna emergenza lavoro, resa ancora più drammatica dalla disoccupazione giovanile. Negli ultimi anni  ben tre Presidenti del Consiglio hanno provato a rimetterla in carreggiata. Siamo passati dal decreto “Cresci Italia” di Monti, al “Destinazione Italia” di Letta, e infine, allo “Sblocca Italia” del Premier Renzi, appena approvato dal Parlamento. Se lo ricordiamo alle migliaia di giovani farmacisti che hanno partecipato all’ultimo concorso per l’apertura di circa 2600 nuove farmacie in tutta Italia, se finisce bene, ci sorrideranno in faccia. Ad oltre due anni e mezzo di distanza dalla legge N°27 del 24 marzo 2012 di conversione del cosiddetto decreto “Cresci Italia” del Governo Monti, che prevedeva un concorso straordinario per l’apertura entro un anno di nuove sedi farmaceutiche, la situazione è ancora poco chiara e non si è giunti all’avvio di nessuna nuova attività farmaceutica. Il bando è ovviamente scaduto in tutte le regioni e si va avanti tra procedure anomale, commissioni di valutazioni non ancora nominate, graduatorie provvisorie e decine di ricorsi, ai quali potrebbero fare seguito le legittime richieste di risarcimento. Tra l’altro, trascorso il termine dei 30 giorni dalla scadenza del bando, si sarebbe dovuto nominare un commissario straordinario per ogni regione inadempiente. Ma veniamo al contenuto della disposizione del Decreto Monti. Prima della sua approvazione, nei comuni con meno di 12500 abitanti poteva esserci una farmacia ogni 5000 residenti e nei comuni con più di 12500 abitanti una farmacia ogni 4000 residenti. Col provvedimento Monti è stato introdotto un nuovo parametro unico che prevede una farmacia ogni 3300 abitanti.

 

Vediamo nello specifico i numeri di tutte le regioni, con le indicazioni delle farmacie esistenti, il numero delle nuove sedi a concorso, il numero dei partecipanti (associati) e il rapporto tra  questi e le nuove sedi. In Liguria ci sono già 580 farmacie e hanno partecipato al concorso 941 persone (339 associati) per 89 nuove sedi e con un rapporto tra partecipanti e queste ultime di 10,5; nel Lazio, ci sono 1503 farmacie e sono a concorso 279 per 2449 partecipanti (1281 associati) e un rapporto di 8,7; in Veneto, 1291 esistenti, 224 sedi, 2270 partecipanti (1003 associati), rapporto 10,1; in Lombardia, 2659, 343 sedi previste, 3560 partecipanti (1577 associati), rapporto 10,3; in Toscana, 1078, 131  sedi messe a concorso, 2071 partecipanti (922 associati), rapporto 15,8; in Piemonte, 1459 esistenti, 147 nuove sedi, 1777 partecipanti (770 associati), rapporto 12,1; in Abruzzo, 478 esistenti, 85 nuove sedi, 1223 partecipanti (522 associati), rapporto 14,4; in Sicilia, 1415 farmacie, 222 nuove messe a concorso, (17 previste  in  provincia di Trapani) 1876 partecipanti (1076 associati), rapporto 8,45; nelle Marche, 494 esistenti, 62 sedi, 1220 partecipanti (651 associati), rapporto 19,67; in Calabria, 752 esistenti, 91 sedi, 1226 partecipanti (577 associati), rapporto 13,47; in Emilia Romagna, 1207 farmacie, 178 nuove sedi previste, 3309 partecipanti (1805 associati), rapporto 18,59; in Friuli Venezia Giulia, 371 farmacie, 49 nuove sedi, 640 partecipanti (276 associati), rapporto 13,06; in Sardegna, 572 esistenti, 90 sedi, 1212 partecipanti (470 associati), rapporto 13,46; in Puglia, 1083 esistenti, 188 sedi previste, 1958 partecipanti (1132 associati), rapporto 10,41; in Umbria, 2659 esistenti, 39 nuove sedi, 919 partecipanti (466 associati), rapporto 23,56; in Valle d’Aosta, 49 esistenti, 2 nuove sedi, 48 partecipanti (14 associati), rapporto 24; in Molise, 164 esistenti, 15 sedi, 245 partecipanti (86 associati), rapporto 16,33.  E infine, la Campania con 1635 esistenti, 209 a concorso e un rapporto di 7,3; Basilicata con 206 esistenti, 26 sedi a concorso, rapporto 24,9; Trentino Alto Adige, 264 vecchie farmacie e 144 nuove a concorso. Tra le regioni che si sono portate più avanti, la Liguria e la Toscana hanno pubblicato le graduatorie definitive e già ci sono i primi ricorsi al Tar. Alcuni giorni addietro la Regione Lazio ha firmato la determina con la graduatoria dei candidati idonei al concorso, mentre la Puglia è l’unica ad aver pubblicato una graduatoria provvisoria. E’ stata nominata la commissione in Piemonte e  la pubblicazione della graduatoria finale dovrebbe avvenire a giorni. Per tutte le altre la situazione è di stallo, niente commissioni e niente graduatorie. In Sicilia, dove sono già  sessantamila le persone in attesa di una risposta per i cantieri di servizio e per il Piano Giovani, si confida, anche per l’apertura delle nuove farmacie nel Governo Crocetta appena rimodulato, anche se fino a questo momento tutte queste iniziative promosse dalla Regione hanno visto solo intoppi, scandali e iter a rilento.  Su un totale in Italia di 2600 nuove aperture, cui molte potrebbero essere affidate ad associati, si calcola che tra titolari e impiegati si potrebbe dare un’occupazione a più di venti mila persone. E’ solo la burocrazia o cos’altro che dilata così tanto i tempi e ostacola l’apertura di queste farmacie che darebbero un reddito  a tante famiglie?   Come già successo per la liberalizzazione dei farmaci di  fascia C,  all’Ordine dei Farmacisti e all’Enpaf - la cassa di categoria più ricca d’Italia - l’apertura di nuove farmacie non farà piacere,  con un mercato, che, attualmente con 18 mila farmacie esistenti in Italia si stima essere attorno ad un giro d’affari di 26 miliardi di euro. Mercato e cifre che qualcuno vuole proteggere?