Una importante operazione antidroga è stata eseguita il 2 gennaio scorso dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Marsala che, congiuntamente ai militari della Stazione di Pantelleria, hanno sequestrato 1,2 kg di sostanza stupefacente riconducibile al principio attivo di MDMA, composto semisintetico più comunemente noto come Ecstasy, e hanno fermato due persone domiciliate da tempo nell’isola. Si tratta di Arias Alessandro Battista, 43 anni messicano, e la sua convivente, Andreea Axinte, 27enne romena.
L’operazione nasce da una prolungata attività investigativa sviluppata dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri e coordinata dal dr. Nicola Scalabrini, sostituto Procuratore della Repubblica di Marsala, al termine della quale è stato possibile pervenire all’identificazione dei due soggetti, quali detentori di sostanze stupefacenti e principali referenti per lo spaccio sull’isola. I Carabinieri nelle ultime settimane hanno percepito una febbrile attesa nell’ambiente degli assuntori e si sono conseguentemente prodigati per accertare la provenienza, la possibile data di arrivo e i destinatari. L’intensa attività d’indagine sviluppata ha permesso ai militari dell’Arma di individuare il percorso della sostanza e la data in cui la stessa sarebbe arrivata a destinazione. Le avverse condizioni meteo marine di fine anno hanno tuttavia ritardato la conclusione dell’operazione, con i militari già a Pantelleria da diversi giorni e pronti ad intervenire.
La sera del 2 gennaio scorso i Carabinieri hanno intercettato il pacco e fermato i due stranieri, che sono stati trasferiti la mattina successiva presso la Casa Circondariale di Trapani, in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per ieri 5 gennaio.
All’esito dello stesso il G.I.P. del Tribunale di Marsala ha disposto per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere, confermando integralmente l’impianto accusatorio delineato dagli inquirenti.
L’operazione infligge così un duro colpo al traffico di sostanze stupefacenti sull’isola di Pantelleria, grazie al sequestro di un ingente carico di droga tale da costituire oltre 9500 dosi di sostanza pura ancora da “tagliare”, potenzialmente molto dannosa per gli assuntori e decisamente remunerativa per chi ne controlla lo spaccio.