Eleonora Lo Curto, dirigente scolastico ed ex assessorea Marsala, è stata archiviata l’indagine a suo carico per interruzione di pubblico servizio. L’inchiesta è partita da un esposti di alcuni genitori della Scuola Materna Piazza dicendo che lei aveva chiuso la scuola prima del previsto. Un’indagine durata un anno, alla fine nulla di fatto.
Un’indagine surreale per un ipotesi di reato insussistente. Ho chiuso la scuola soltanto qualche giorno prima, due settimane, non tre, solo perchè c’è un decreto dell’assessorato regionale che lo prevedeva. Ho fatto tutto nella norma, come potrei fare un torto alla scuola che dirigo. Ora mi riservo di vedere se qualche genitore ha dichiarato il falso. Abbiamo svolto indagini difensive accurate. Noi abbiamo deliberato che gli alunni potevano comunque venire a scuola fino alla fine, se i genitori ce l’avessero chiesto. E’ stato comunicato a tutti, voglio vedere chi ha dichiarato che non lo sapeva.
Insomma potrebbe fare anche lei un esposto. Ma così non si finisce più.
La cosa strana è che l’interruzione di pubblico servizio nascerebbe dal fatto che io avrei omesso di convocare la giunta esecutiva della scuola che io stessa presiedo. Quindi avrei dovuto convocare me stessa, perchè qualcuno degli assistenti amministrativi doveva dare a me facoltà di decisione, cosa che già mi dà la legge.
Qualche tempo fa i genitori dei bambini di una classe si arrabbiano perchè non possono andare a mangiare in mensa quando piove. Si scatenò anche lì una bella polemica tra lei e i genitori. Non ha un buon rapporto con i genitori.
Dico sempre ai miei insegnanti che hanno la sfortuna di avere un dirigente scolastico che fa politica.Spero non accada la stessa cosa ad Anna Maria Angileri. Altrimenti significa che chi fa politica non può svolgere un ruolo come quello di dirigente scolastico.
Magari è questo, il fatto che fa politica la espone di più.
Io ho sempre avuto un buon rapporto con i genitori, lo dimostra il fatto che la scuola d’infanzia del 2° Circolo è la più popolata di Marsala. Abbiamo più di 300 bambini. Se qualcosa funzionasse male i genitori non ci sceglierebbero.
Però la militanza politica può mettere in secondo piano la sua gestione della scuola.
A qualcuno non va bene che io faccia politica. Lo dico con orgoglio, faccio politica e non smetterò di farla.
Quindi tra questi genitori che l’accusano, dall’indagine alla mensa, c’è qualche suo avversario politico, sta dicendo questo?
Probabilmente sì.
Lei già sa chi?
Non sono neanche interessata a saperlo. E’ vile chi non ha il coraggio di firmare una denuncia. E’ vile, incivile e vigliacco. Non è da cittadino. Se sono a conoscenza di una ipotesi di reato da cittadina ho il dovere di firmare una denuncia. E sapete che l’ho fatto. Quella denuncia fu anonima.
C’è un’altra indagine che l’ha riguardata. Quella avviata subito dopo le elezioni del 2012 che la vedeva indagata per voto di scambio. Lei allora era assessore della Giunta Adamo, poi dopo un anno venne tutto archiviato. Non mi dica che anche in quel caso furono i genitori.
No, assolutamente. Allora chiarì tutto al procuratore Di Pisa e l’indagine venne archiviata. A me preoccupa solo come lo stato d’animo dei miei figli quando vedono la mia faccia sui giornali per indagini a mio carico. Mio figlio fa l’Erasmus in Spagna, quando mi ha chiesto cosa fosse successo ho risposto “il nulla”, non lo vedevo ma immaginavo la sua preoccupazione.
Un’altra indagine, che non l’ha vista come persona accusata, ma come “accusatrice”. C’è un suo atto dietro alla vicenda che riguarda gli spettacoli dell’Opera dei Pupi per i bambini delle scuole e per la quale il funzionari ai pubblici spettacoli del Comune, Giacomo Maltese, ha patteggiato una condanna a 9 mesi. Nella stessa indagine era coinvolta anche l’ex assessore Patrizia Montalto che però è stata prosciolta. Fu lei allora a fare l’esposto?
L’ho sottoscritto. Non è un mistero e non è una cosa di cui mi devo vergognare. Una cosa però devo precisra. Patrizia Montalto dice che io ho denunciato lei, non è vero. Io non ho mai denunciato la Montalto e nemmeno Maltese. Ho esposto fatti la cui rilevanza penale è stata analizzata da chi è competente.
Quindi come sono andate le cose, qual è la sua versione?
A maggio 2014 per le manifestazioni garibaldine avevamo firmato una delibera di sforamento dei dodicesimi di bilancio, perchè non avevamo ancora il bilancio e non si poteva non festeggiare Garibaldi.
Quanti soldi c’erano?
60 mila euro se non ricordo male. Passate le manifestazioni garibaldine eravamo in prossimità della ricorrenza della strage di Capaci. Siccome conosco Angelo Sicilia, presidente dell’associazione marionettistica, lo chiamo perchè sapevo di un bello spettacolo su Falcone e Borsellino. Lui ha voluto parlare con me ma a scuola, non in Comune. Mi ha detto che dello spettacolo ne voleva parlare solo con me, non con altri assessori o funzionari. Gli ho risposto che comunque non avrei potuto dare soldi. Il mio assessorato non aveva un centesimo. I soldi eventualmente li dovevo chiedere a Patrizia Montalto, che era assessore alla Cultura. Non poteva che essere tale.
Cosa?
La Montalto. Una persona colta qual è non poteva che essere assessore alla Cultura.
C’è del sarcasmo?
Tutti lo sanno a Marsala che è molto colta…
C’è del sarcasmo. Torniamo al fatto.
Mi fanno notare che l’amministrazione comunale ha pagato 4 mila euro per lo spettacolo, poi i bambini hanno pagato i biglietti da 2,50 euro. Allora mi sono allarmata. Mi informano che Giacomo Maltese andava nelle scuole con una serie di carte dalle quali si evinceva che si doveva pagare il biglietto. Mi trovavo nella doppia veste da assessore che firma la delibera per lo spettacolo e da dirigente scolastico avrei dovuto chiedere soldi ai miei bambini, mi si sono drizzati i capelli. Questo è successo per la mia scuola, ma anche per tutte le altre coinvolte nello spettacolo. Chiamo tutti i miei colleghi che mi confermano il signor Maltese si era presentato per chiedere soldi.
A quel punto va in Procura e denuncia.
Mia figlia, avvocato, mi consiglia di andare subito in procura. A Di Pisa ho raccontato tutto e poi firmato l’esposto.
E nell’esposto ha fatto cenno a Patrizia Montalto?
No, mai. Poi che lei sia stata indagata per quello che ha detto al pm non è una cosa che mi riguarda. La deve smettere di andare in giro a dire che non farà più politica per colpa mia.
La convinca a tornare.
Patrizia, candidati!
Ecco, magari vi troverete compagne di coalizione.
Però io i collaboratori me li scelgo sulla base della correttezza nel loro operato e se vengo informata che così non è quanto meno li allontano.