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23/11/2015 08:40:00

Alcamo, tentato omicidio Coraci. Fermati i fratelli Gatto, l'agguato dopo la lite

Ad Alcamo i carabinieri hanno fermato due fratelli che potrebbero essere responsabili del tentato omicidio di Enrico Coraci. Si tratta dei frattelli Francesco e Vincenzo Gatto, di 22 e 29 anni Intanto le condizioni di Enrico Coraci, 30 anni, continuano a destare preoccupazione, nonostante le sette ore di intervento presso l’ospedale Cervello di Palermo. Il giovane alcamese era stato gravemente ferito, nella notte, ad Alcamo, con un colpo di fucile che lo ha raggiunto al torace. Coraci è ricoverato nell’ospedale “Cervello” a Palermo.

LA VITTIMA. La vittima, incensurata, è nipote di Vito Coraci che, da quanto si apprende da una nota Ansa, è un indiziato mafioso accusato di aver avuto un ruolo nel sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto nell’acido nitrico negli anni ’90, per punire il padre, Santino Di Matteo, ex-mafioso, vittima di una brutale vendetta trasversale nel tentativo di far tacere il genitore. che aveva iniziato a collaborare con la giustizia. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il tentato omicidio nasce da un diverbio tra Coraci (1981) e i due fratelli Gatto (nati nell'86 e nel '93). I due braccianti agricoli avevano programmato l'agguato dopo un litigio davanti una panineria ad Alcamo.

IL FATTO. Il fatto è avvenuto in via Ruisi, traversa di via Padre Pino Puglisi che sbocca sul viale Italia, intorno alle 3 di notte. Evidentemente aveva appuntamento con qualcuno, resta da capire il perché proprio in quella zona e con chi. Un enorme boato ha svegliato i tanti residenti della popolosa via Ruisi che hanno visto Enrico Coraci riverso per terra in una pozza di sangue. Immediatamente è stato lanciato l’allarme al 118, poi ai carabinieri. Il giovane è stato trasportato all’ospedale Civico di Palermo dove è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico. 

I Carabinieri hanno emesso una nota stampa, eccola:

La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno rintracciato e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali gravissime e porto abusivo di arma da fuoco due giovani pregiudicati alcamesi, i fratelli GATTO Francesco, classe 1986 e GATTO Vincenzo, classe 1993, impiegati occasionalmente quali braccianti agricoli, che, secondo quanto ricostruito, a causa di un diverbio scaturito con la vittima, tale CORACI Enrico, classe 1981, avevano programmato l’agguato in un quartiere popolare di Alcamo denominato “villaggio regionale”.
Infatti i tre, intorno alle ore 01.50 della notte a cavallo tra venerdì e sabato scorso, avevano avuto un litigio davanti ad un noto locale di Alcamo, la panineria denominata “Fame Chimica”, ubicata in Piazza della Repubblica. Secondo la ricostruzione, basata anche sulle informazioni assunte da alcuni testimoni oculari, il CORACI, probabilmente in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol, si sarebbe scagliato nei confronti dei fratelli GATTO, colpendo, peraltro, con un pugno al volto uno dei due. Terminata la violenta discussione, il CORACI si sarebbe allontanato con la propria auto, una Renault “Scenic” di colore scuro. Poco più tardi, anche i fratelli GATTO si allontanavano dal luogo ove era avvenuto l’alterco a bordo di un furgone, Fiat “Doblò” di colore bianco.
La discussione, secondo quanto ipotizzato, sarebbe scaturita nell’ambito di un regolamento di conti tra appartenenti alla microcriminalità locale per questioni verosimilmente legate allo spaccio di droga, sebbene, al momento trattasi solo di un’ipotesi che necessita di ulteriori conferme investigative.
Alle successive ore 03:00 circa, avveniva il tentato omicidio in via Ruisi.
Solo a seguito dell’intervento del personale del 118, venivano allertati anche i carabinieri della locale Compagnia, che, giunti sul posto, provvedevano a transennare la scena del crimine in attesa dell’intervento della squadra rilievi del Comando Provinciale di Trapani ed a raccogliere i primi elementi sulla vicenda.
Nel frattempo, il CORACI, gravemente ferito con un colpo di arma da fuoco cal. 12 a palla singola, veniva soccorso e trasportato presso l’ospedale Cervello di Palermo, ove veniva sottoposto d’urgenza ad un delicatissimo intervento chirurgico. Tuttora si trova in terapia intensiva con pericolo di vita.
Raccolti tutti gli elementi di reità, iniziavano le ricerche dei due fratelli, che venivano rintracciati successivamente.
Il Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, Dott.ssa Rossana Penna, intervenuto sul posto durante le fasi investigative, di concerto con il Procuratore Capo della Repubblica di Trapani, Dott. Marcello Viola, condividendo appieno l’operato dei carabinieri, emetteva Decreto motivato di fermo d’indiziato di delitto a carico dei fratelli GATTO, disponendone la traduzione presso la Casa Circondariale di Trapani “San Giuliano”, in regime di isolamento e successivamente formulando richiesta di convalida del fermo al G.I.P., la cui udienza si celebrerà nei prossimi giorni.