E' stato Totò Cuffaro la "guest star" dell'udienza di ieri del processo che si tiene a Trapani (sezione Misure di Prevenzione) per il maxi sequestro di beni a Pino Giammarinaro. Alle 15 Cuffaro è arrivato in aula per rendere testimonianza davanti al collegio presieduto dal Giudice Alessandra Camassa. Prima e dopo la deposizione, tanti saluti e abbracci con alcuni dei suoi più fedeli sostenitori.
Circa gli aspetti giudiziari, Cuffaro smentisce di aver anche solo mai incontrato il collaboratore di giustizia Marcello Fondacaro, appartenente alle cosche della 'Ndrangheta. Il pentito aveva dichiarato ai PM che durante la sua lunga latitanza a Mazara del Vallo, intenzionato ad aprire un laboratorio d’analisi con la moglie (di professione era medico) avrebbe incontrato non poche difficoltà ricevendo dagli addetti ai lavori il consiglio di rivolgersi all’ex parlamentare regionale Pino Giammarinaro. Il consiglio gli sarebbe stato dallo stesso Cuffaro, ma il diretto interessato ha decisamente smentito la circostanza citata dal pentito calabrese, affermando che non ha neanche mai incontrato Fondacaro in nessuna occasione, e tantomeno dunque avrebbe potuto dirgli nulla. Il processo a Giammarinaro, cominciato 4 anni e mezzo fa, volge alle battute finali. Giammarinaro è difeso dagli avvocati Ferruccio e Michelangelo Marino del foro di Trapani e Paolo Paladino di quello di Marsala.