Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/01/2016 00:27:00

Sanità in Sicilia, controlli sui titoli di manager e dirigenti

 Al via controlli per verificare la correttezza delle nomine nella sanità in Sicilia. Le annuncia l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, dopo il caso dell’Asp di Palermo dove il direttore sanitario, Giuseppe Noto, è stato sollevato dall’incarico perché non avrebbe avuto i requisiti per occupare quel posto.
«Già nei giorni scorsi ho chiesto ai direttori generali delle Aziende sanitarie siciliane di verificare i requisiti dei direttori amministrativi e sanitari», dice Gucciardi. L’esigenza è quella di fare chiarezza mentre dal presidente della commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, arriva la denuncia di una lunga lista di «rilievi e contestazioni su affidamenti “controversi”».

«Ma non intendo trasformare la commissione Sanità in un’aula di tribunale», aggiunge Digiacomo ricordando la «responsabilità esclusiva dei dirigenti generali». Gli stessi manager, cioè, che saranno oggetto dei controlli. «Gli uffici dell’assessorato — precisa Gucciardi — stanno procedendo alle verifiche sui loro requisiti».

Intanto sul tavolo dell'assessorato e della commissione sanità all'Ars continuano a piovere segnalazioni. L'ultima riguarda la nomina del direttore amministrativo dell'Asp di Palermo, Antonio Guzzardi , che - secondo il sindacato Fials che ricostruisce la vicenda con atti e delibere - non avrebbe i titoli per svolgere il ruolo. Una nuova grana per l'Asp di Palermo che respinge le accuse al mittente e stamattina ha presentato una relazione in commissione. A confermarlo è il presidente Pippo Digiacomo: "Da mesi - dice - continuano a pervenire sulla mia scrivania rilievi e contestazioni su affidamenti 'controversi' di incarichi di dirigenza in Asp e aziende siciliane, ma non intendo trasformare la commissione Sanità in un'aula di tribunale. Ricordo che il reclutamento e il controllo dei titoli e' nella responsabilita' esclusiva dei Dirigenti Generali, e deve avvenire prima del conferimento dell'incarico. Pertanto è auspicabile la nomina di professionisti con curricula non passibili di contestazione, anche per non dare l'idea al Ministero e all'opinione pubblica che siamo sempre i 'soliti siciliani', quelli che 'poi le carte si aggiustano', anche quando si tratta della la salute delle persone. Spero che la vicenda si chiuda presto, che i dubbi siano fugati e che tali episodi non si ripetano più".

Il caso Noto è stato sollevato dal sindacato Cimo, che ora rilancia: "Bisogna diradare le tante nubi che incombono sulla testa di tanti direttori. La vicenda dell'Asp di un dirigente che non aveva mai partecipato ad una selezione, ad un concorso per diventare dirigente di struttura complessa,
quello che una volta era definito primario, evidentemente non è il solo caso. Questa condizione di violazione della legge appare anche come un paradosso estremo. Chiunque abbia in Sicilia una disposizione di servizio rilasciata da un direttore generale, amico, può diventare direttore generale, sanitario o amministrativo scavalcando così tutti coloro che aspettano di potere fare un regolare concorso", dice il segretario regionale vicario Angelo Collodoro.