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03/02/2016 17:10:00

Emergenza rifiuti, l'intervento del Sindaco di Petrosino. Ieri l'incontro sulle Zone Umide

La situazione della raccolta rifiuti nell'ambito dell'Ato TP2  è nuovamente nel caos. Il commissario straordinario Sonia Alfano da ieri ha interrotto il servizio di raccolta. Questo l'intervento del sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone,  che annuncia con una propria ordinanza un provvedimento temporaneo fin quando non sarà ripristinato il servizio:

Ho appena firmato un’ordinanza per fare fronte alla situazione di emergenza che si è venuta a creare sul fronte della raccolta dei rifiuti. Come avevo anticipato stamattina, abbiamo chiesto di sbloccare la situazione dando tempo fino alle 14 di oggi. Non è arrivata alcuna comunicazione ed in mancanza di novità ho provveduto ad adottare misure urgenti e temporanee. Da domani riprende a Petrosino il servizio di raccolta e la situazione dovrebbe tornare alla normalità nei prossimi giorni. Chiedo a tutti i cittadini, in prossimità anche del carnevale che vedrà la presenza di migliaia di visitatori, di dare la massima collaborazione nei confronti dei lavoratori. Per ora dico solo che non permetterò che la mia Petrosino venga sommersa dai rifiuti. Questa non è la Sicilia che vogliamo!”

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Convegno sulle Zone Umide - In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, si è svolto ieri mattina al Centro Polivalente di Petrosino l’incontro su “Il patrimonio biologico delle zone umide costiere del territorio di Petrosino”, organizzato dalla Società Siciliana di Scienze Naturali con il patrocinio del Comune.
Il Sindaco di Petrosino ha aperto l’incontro con un saluto ai presenti, ringraziando i docenti e organizzatori del convegno e soprattutto gli studenti che hanno chiesto volontariamente di partecipare, cosa particolarmente apprezzata.
“Avere delle aree protette come i nostri Margi è sicuramente un valore aggiunto, un patrimonio inestimabile che è una gran fortuna per il nostro Comune - le parole del sindaco –. Ma mi sento di dire, che a Petrosino - ha continuato il primo cittadino - e vale per tutta la tutta la Sicilia, non basta, perché viviamo in una terra dove l’ordinarietà, ad esempio dei servizi essenziali come quello della raccolta dei rifiuti, oggi ancora bloccata, diventa una cosa straordinaria. I Comuni hanno il dovere di tutelare questo patrimonio ma devono avere le risorse ed essere messe nelle condizioni per poterlo fare. Abbiamo un progetto di gestione di quella zona presentato alla Regione e un altro progetto più ampio, Life Natura, con l’Unione Europea, per tutelare e salvaguardare le dune, i margi e la fauna”.

A seguire, l’intervento del prof. Attilio Carapezza, Presidente della Società Siciliana di Scienze Naturali, che ha brevemente ricordato la “cattiva fortuna” delle zone umide, in Italia e in Sicilia, da sempre viste – oggi ingiustamente - come zone malsane da bonificare o trasformare.
Il dott. Angelo Troìa ha quindi introdotto i lavori, illustrando brevemente la Convenzione di Ramsar e i “margi” petrosileni (Milo, Nespolilla, Spanò) identificati come zona umida di importanza internazionale. Ha quindi coordinato le seguenti relazioni, presentate da colleghi dell’Università di Palermo.
Il prof. Luigi Naselli-Flores ha illustrato l’importanza e il ruolo delle zone umide, la loro particolare ricchezza e vulnerabilità, facendo specifico riferimento a molte specie anche microscopiche presenti nei margi di Petrosino e citando il caso di una microalga nota in tutta Italia soltanto a Margi Spanò.
Il prof. Bruno Massa ha invece illustrato la notevole diversità di specie di insetti presenti nelle zone umide costiere del Trapanese, alcune presenti (a livello mondiale) soltanto lungo la costa trapanese o addirittura in aree ancora più limitate, come il caso di un coleottero endemico di Capo Feto.
Infine il prof. Tommaso La Mantia ha parlato della distruzione delle zone umide in Sicilia nel corso dell’ultimo secolo, e di come negli ultimi anni la situazione stia in parte migliorando, almeno sulla base del numero di specie nidificanti di uccelli acquatici che risulta in crescita.
Una discussione finale con gli studenti ha evidenziato che la soluzione ai problemi di cattivo uso del territorio va costruita a partire dalla conoscenza del territorio stesso, della sua ricchezza e dei suoi delicati equilibri, e che quindi l’incontro va visto come un passo in questa direzione.