Stagnone e Agricoltura biologica. Sono gli argomenti su cui sono intervenuti Progettiamo Marsala e un gruppo di consiglieri comunali. Il movimento Progettiamo Marsala scrive al sindaco Alberto Di Girolamo chiedendo la sua posizione sul biglietto d'ingresso allo Stagnone, previsto da un decreto regionale. Ecco la lettera del gruppo.
La Riserva Naturale Orientata “Isole dello Stagnone” è stata istituita il 4 Luglio 1984 con decreto dell'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ed abbraccia un'area di 2.012 ettari.
Lo Stagnone, la cui laguna marina comprende le isole di Mozia (San Pantaleo), Santa Maria, Schola ed Isola Grande, è un delicato e splendido ecosistema, che rappresenta una ricchezza meritevole di miglior tutela e valorizzazione.
Ma adesso arriva la novità!
Con decreto del 20 Ottobre 2015, pubblicato sulla G.U.R.S. dello scorso 31 Dicembre, il citato Assessorato ha disposto che la istituzione del biglietto di ingresso a pagamento nei parchi e nelle riserve siciliane e pertanto anche nella la R.N.O. dello Stagnone.
E dunque sorge spontanea la domanda: il Sindaco di Marsala ne sa niente?
La questione non è secondaria, ci saranno i favorevoli ed i contrari, ma è bene accertare se il Comune di Marsala ha partecipato alla concertazione che ha preceduto l'emanazione della norma.
E già, il nostro Sindaco dovrà pur dirci qualcosa e prendere posizione al riguardo.....se non lo ha già fatto.
Intanto il Sindaco faccia sapere se l'assessorato regionale ha acquisito il parere del Comune di Marsala, atteso che tra le premesse del controverso decreto si legge che sono stati sentiti “gli enti gestori delle aree naturali protette ed i comuni nei quali sono ricomprese le aree interessate” e che si sono all'uopo svolte delle riunioni il 20 Luglio ed il 3 Agosto 2015.
Agli stessi interrogativi in vero dovrebbe rispondere anche il Commissario dell'ex Provincia oggi Libero Consorzio di Trapani.
Lo Stagnone è auspicabile che diventi Patrimonio dell'Umanità ma intanto appartiene al territorio ed alla popolazione marsalese ed allora è legittimo porgere le anzidette domande ed attendere risposte chiare ed esaurienti, anche per aprire un confronto sulla “questione biglietti”.
Chiediamo troppo?
Dieci consiglieri comunali di Marsala, invece, hanno scritto all'assessore all'Agricoltura Antonello Cracolici sull'annullamento del bando sul biologico a seguito del pronunciamento del Tar che ha accolto dei ricorsi e di fatto c'è il rischio che si vaporizzino 180 milioni di euro. I consiglieri firmatari sono Daniele Nuccio, Giovanni Sinacori, Flavio Coppola, Linda Licari, Michele Gandolfo, Calogero Ferreri, Vito Cimiotta, Alfonso Marrone, Alessandro Coppola, Aldo Rodriquez.
Egregio Assessore,
con la presente è intendimento dei sottoscrittori di questa lettera, Consiglieri Comunali della Città di Marsala, rappresentarLe la forte preoccupazione di tante famiglie di agricoltori che vivono oggi l'increscioso problema e l'incertezza derivante dall'annullamento del bando relativo alle colture biologiche, con i conseguenti danni all'intero comparto che ne derivano.
Una seria programmazione e la scientifica pianificazione in materia di sviluppo economico devono rappresentare le linee guida per operare le politiche di cambiamento delle quali ha oggi assoluta necessità la Regione Sicilia.
Nello specifico relativamente al biologico (vanto della nostra produzione agricola) ed al nuovo approccio “eco-compatibile” nel settore agricolo, settore che da anni accusa forse più di altri comparti i colpi della drammatica congiuntura economica, non si può far altro che dare priorità assoluta nel mettere in agenda tutte quelle iniziative volte a favorirne invece uno sviluppo concreto attraverso tutti gli strumenti a disposizione della Pubblica Amministrazione.
Pensare di “vaporizzare” per ragioni burocratiche e incompletezza nel determinare la stesura dei bandi come rilevato dal TAR 180 milioni di euro, di fatto ponendo in una condizione di grave difficoltà ottomila aziende nel territorio siciliano, è qualcosa di assolutamente inaccettabile.
Per tale ragione, certi della sua disponibilità, Le chiediamo di illustrarci quali azioni l'Amministrazione regionale e l'Assessorato da Lei diretto intendono seguire per porre rimedio alle problematiche sopra descritte, al fine di poter rassicurare (laddove ve ne fossero le condizioni, come ci auguriamo) la moltitudine di cittadini, agricoltori che ad oggi vivono le preoccupazioni sopra descritte, anche in prospettiva dell'applicazione del nuovo programma P.S.R. 20152020.