Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/02/2016 06:30:00

Il tesseramento del Pd a Marsala. Giallo sui "ruggirelliani". Dove si sono iscritti?

E’ andato bene il tesseramento 2015 del Pd a Marsala. Che si è chiuso a gennaio, ma valeva comunque per il 2015. Però è nato il giallo sull’adesione consiglieri comunali di Democratici per Marsala, il gruppo in consiglio comunale guidato da Ginetta Ingrassia, che esprime il presidente Enzo Sturiano e riferibili al deputato regionale Paolo Ruggirello.

In Sicilia il tesseramento del Pd è stato un caos. Ci ha messo del suo Totò Cuffaro, l’ex governatore da poco tornato libero dopo aver scontato la sua condanna per mafia. Cuffaro in un’intervista aveva dichiarato che molti ex “cuffariani” avevano aderito al Pd. Tutti inorriditi, è partita la caccia al “cuffariano”. Il segretario regionale Fausto Raciti ha congelato il tesseramento: “Non siamo scalabili e non siamo certo il partito dei compari - ha ribadito Raciti - ai garanti chiedo di verificare la trasparenza nei tesseramenti. Non è possibile considerare il Pd come un contenitore nel quale inserire chiunque". 

Però non ci volevano le parole di Cuffaro per carpire la mutazione genetica del Pd e notare che chi si è iscritto “in massa” non è cuffariano ma coloro che girano intorno al mondo di Articolo 4 e dei potenti deputati locali.

A Marsala, dicevamo, il tesseramento è andato bene, ci dice Antonella Milazzo, deputato regionale del Pd. “Abbiamo avuto circa 400 tesseramenti, ci siamo mantenuti sulla stessa linea del 2013. Non contiamo il 2014 perchè è stato l’anno post congresso, perchè ci sono state le primarie e le elezioni, è stato un anno particolare, e per questo ci sono stati meno iscritti".
E’ lei che ha curato l’aspetto del tesseramento, anche perchè il Pd in città vive un momento di indecisione. Il segretario è infatti il sindaco Alberto Di Girolamo, e da statuto non potrebbe ricoprire le due cariche. Un partito senza leadership in sostanza.
“Penso che decideremo di fare un congresso straordinario”. Con questa incopatibilità il Pd è di fatto depotenziato, e praticamente senza segreteria. “Una nuova segreteria farebbe bene all’Amministrazione Comunale poi, visto che così il Pd non può sostenerla”. E in effetti, come si fa? Il segretario non può sostenere o criticare l’amministrazione comunale che guida lui stesso. La schizofrenia di questo momento dovrà essere risolta dai dem marsalesi. La Milazzo parla di un congresso straordinario, ma se non dovesse andare così si andrà avanti fino alla scadenza naturale. Si presume a fine 2017, inizio 2018, visto che il congresso nazionale sarà nel 2017. Ma è comunque il circolo locale a decidere.
Dicevamo del tesseramento, è andato bene, dice la Milazzo. A Trapani si temeva l’imbarcata dei ruggirelliani. L’intervento di Ruggirello che in molti, dopo questa campagna tesseramenti, davano alla fine come azionista di maggioranza nel Pd, con tanta rabbia per i vertici trapanesi dei democratici. “Non c’è stato alcun effetto Ruggirello”, dice il segretario provinciale Marco Campagna. Nessuana imbarcata, nè a trapani ne a Marsala, ha detto nei giorni scorsi Campagna.
Ci sono stati però, come è normale dopo lo scioglimento dentro il Pd di Articolo 4, i tesseramenti di molti “ruggirelliani”. A Marsala è sorto un giallo. Partito dall’indiscrezione che Ginetta Ingrassia, consigliere comunale capogruppo di Democratici per Marsala (ex udc ex mpa), il gruppo riferibile a Ruggirello, si sarebbe iscritta al circolo Pd di Paceco.
“Abbiamo aderito al Pd”, dice Ingrassia riferendosi a lei stessa e ai suoi colleghi di gruppo, Luana Alagna ed Enzo Sturiano. “Abbiamo aderito al tesseramento”. Ingrassia in un primo momento conferma l’indiscrezione “ci siamo iscritti a Paceco perchè non c’erano più tessere a Marsala”. Dopo un po’ la capogruppo di Democratici per Marsala smentisce, con il modulo in mano, e l’influenza addosso: “Ci siamo iscritti, sì, a Marsala però. Ma non abbiamo ancora ricevuto la tessera. Ci siamo riuniti a casa e abbiamo compilato l’iscrizione”.
A Marsala però nessuno ha traccia dell’iscrizione dei “ruggirelliani” al Pd. “Del gruppo Democratici per Marsala nessuno si è tesserato nel Pd di Marsala - dice Antonella Milazzo, che ha seguito la campagna tesseramenti - se l’avessero fatto dovrebbero entrare nel gruppo Pd in consiglio comunale dice il regolamento”. Confermano anche fonti interne al Pd che alla segreteria provinciale non è stata inviata alcuna domanda relativa a Marsala dei tre consiglieri. E a Paceco: “Nessuno di Marsala si è iscritto qui”, dice la segretaria del circolo Vitalba Ranno.
Eppure l’Ingrassia è sicura, e tira in ballo tutti e tre i consiglieri. “Si ci siamo iscritti, anche una mia amica da Trapani si è iscritta”.
Perchè iscriversi in un’altra città? Il giochetto potrebbe essere quello di aderire al Pd senza cambiare gruppo in consiglio comunale.
“Non funzionerebbe - dice Marco Campagna, segretario provinciale del Pd - anche se ci si iscrive a Pordenone devi aderire al gruppo in consiglio comunale. Se i consiglieri si sono iscritti in un’altra città o aderiscono al gruppo strategicamente oppure si annulla l’iscrizione”.
Pazzo Pd, che è rimasto senza una “struttura organizzata” come dice la Milazzo, per l’incompatibilità del sindaco ad essere anche segretario. “Terminata la vicenda del tesseramento cominceremo a parlare di congresso”, assicura Milazzo. E lì se ne vedranno delle belle.