Si sgonfia il caso dei “buoni benzina” che a Marsala avrebbero inquinato la campagna elettorale amministrativa del 2012. Il pm ha, infatti, chiesto l’assoluzione del giovane marsalese, Giuseppe Parrinello, finito sotto processo per “corruzione elettorale” a seguito della denuncia fatta dall’imprenditore Salvatore Ombra, che dichiarò di aver visto il Parrinello in possesso di un paio di buoni di benzina durante un comizio svolto a Sappusi alcuni giorni prima del ballottaggio, poi vinto da Giulia Adamo. A difendere l’imputato è l’avvocato Edoardo Alagna, che nel corso del processo ha evidenziato che nella successiva perquisizione domiciliare al Parrinello non furono trovati buoni-benzina. Nel processo, davanti il giudice Vito Marcello Saladino, ha testimoniato anche Salvatore Ombra, costituitosi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Paolo Paladino. L’imprenditore ha ribadito quanto scritto nella sua denuncia. “Incontrai quel ragazzo durante un comizio a Sappusi – ha ricordato l’imprenditore – e ho visto che era in possesso di due buoni benzina”. Chiaro il sospetto di Ombra che quei “buoni” arrivavano dall’entourage del suo avversario. L’imprenditore non conosceva il giovane poi finito sotto processo. Questo fu identificato successivamente in quanto riconosciuto da un vigile urbano. La sentenza dovrebbe essere emessa il 23 marzo.