La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di Gaetano Santangelo, accusato ingiustamente di essere stato uno degli autori della Strage di Alcamo Marina nella quale furono uccisi i due carabinieri, Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo. Secondo la Suprema Corte, sono pochi gli 800 mila euro, seppure con interessi da rivalutare, per 'risarcire' il calvario giudiziario patito da Santangelo, costretto a darsi alla latitanza per più di 20 anni in Brasile per sfuggire alla ingiusta condanna - inflitta dopo confessioni estorte con percosse e torture - a 22 anni per la strage del 26 gennaio 1976, vicenda ancora oggi irrisolta. Santangelo all'epoca dei fatti aveva diciassettenne e dopo 14 processi venne confannato - , nel 2014, al termine del processo di revisione che nel 2012 lo aveva scagionato, gli furono liquidate 516 mila euro per ingiusta detenzione e 300 mila euro per l'errore giudiziario. Giuseppe Gulotta, accusato ingiustamente di essere l'autore materiale della strage, dopo la confanna all'ergostalo è stato scarcerato nel 2012 ed è in attesa della decisione dei giudici che dovranno stabilire il suo risarcimento.