La sezione di pg della Forestale, su disposizione della Procura di Trapani, ha acquisito presso il Comune di Alcamo la documentazione relativa alla gestione dello Sprar nel triennio 2014 - 2016, ad opera della cooperativa "Badia Grande", in partenariato con la sezione locale di Alcamo della Croce rossa italiana. L'acquisizione degli atti si inserisce nell'ambito di una più ampia e articolata inchiesta sulla gestione dei centri di accoglienza immigrati nel trapanese.
Da mesi infatti la Procura di Trapani sta indagando sulla gestione dei centri di accoglienza per migranti in provincia di Trapani. Si tratta di uno dei filoni nati dall’inchiesta su don Sergio Librizzi, l’ex direttore della Caritas diocesana di Trapani condannato in primo grado a nove anni di reclusione per concussione e violenza sessuale. L’attività – coordinata dal procuratore capo Marcello Viola e dai sostituti Di Sciuva, Morri e Tarondo – si avvaledel contributo investigativo di Polizia, Corpo Forestale, Guardia di Finanza e Carabinieri.
Tra i primi sviluppi c’è stato quello della chiusura, a Salemi, del centro gestito dalla cooperativa Corf, a causa di una interdittiva antimafia. A Castellammare del Golfo, invece, sotto la lente degli inquirenti è finita l’attività della cooperativa Letizia nel centro allestito presso l’Ipab “Vittorio Emanuele”. La struttura, di recente, è stata oggetto di un’ispezione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che ne hanno sottolineato le criticità. Sulla base delle indagini è emerso che ad occuparsi del centro di accoglienza sarebbe, di fatto, l’ex deputato regionale alcamese Norino Fratello. Il politico, nel 2005, fu coinvolto nell’operazione “Peronospera” e patteggiò una condanna a 18 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.