Per dare un segnale di sostegno alla comunità di Pantelleria, che lotta per non fare chiudere il proprio punto nascita nell'ospedale isolano, una coppia di Trapani ha deciso di fare nascere il proprio figlio proprio a Pantelleria. Il bimbo di chiama Matteo, è nato con un parto spontaneo, ed è sano come un pesce, assomiglia a suo padre. I genitori Rosario e Sara Cerro sono di Trapani. Vivono nell’isola per motivi di lavoro. “Avremmo potuto tranquillamente andare a Trapani e fare nascere nostro figlio nell’ospedale Sant’Antonio – dice Rosario alla redazione di Pantelleria Internet -, ma conoscendo la professionalità dell’equipe dell’ospedale isolano guidata dal dottor Giuseppe Turco, abbiamo preferito fare nascere nell’isola Matteo. E’ un ambiente familiare dove si vive una dimensione umana”.
E’ una lunga vicenda quello del punto nascita dell’ospedale di Pantelleria. Sospeso nel 2012 perché la legge nazionale prevede che un punto nascita è sicuro se ci sono minimo 500 parti, era stato rimesso in piedi con grande fatica nel 2014 con un doppio percorso: la nascite non a rischio a Pantelleria, quelle con problematiche sulla terraferma. La deroga era stata data dall’assessore Borsellino dopo le proteste delle donne che avevano denunciato il fatto di come trasferite sulla terraferma dalla 39esima settimana, venivano spesso lasciate nei corridoi, per non parlare delle spese alle quali una famiglia andava incontro.Ora ci risiamo. Con una circolare il ministero ha fatto sapere che i punti nascita per considerarsi sicuri devono avere 6 ginecologi, 6 pediatri, 6 anestesisti, 6 infermieri. Conseguenza: il punto nascita sarà di nuovo sospeso in attesa delle assunzioni.