L'impatto ambientale del futuro parco eolico che sta per nascere a Buseto Palizzolo è al centro dell'interrorazione presentata all'Ars da Girolamo Fazio. Nell'area del comune trapanese sta per nascere una struttura di 22 MW, ad opera della societàParco Eolico Buseto spa con sede in Favara, in provincia di Agrigento. La società ha già attivato il cantiere e lo sbancamento del versante collinare interessato riversando verso il fondovalle centinaia di tonnellate di terreno. Quando il parco eolico sarà completato i “pali” saranno visibili per un’area vastissima che comprende quasi tutto il territorio comunale di Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, Paceco oltre che da quello di Buseto Palizzolo. Il progetto era gia stato oggetto di un diniego in ambito regionale e solo dopo il ricorso al Tar la ditta ha ricevuto il definitivo via libera per la cpostruzione.
"Nonostante la regolare autorizzazione, però, non può essere sottaciuto che la zona investita dal progetto è di particolare pregio naturalistico e paesaggistico - il commento di Fazio - in quanto ricompresa nell’area di produzione vinicola denominata “Erice doc”» e che «il posizionamento delle torri sfigurerà definitivamente il paesaggio collinare e gli impianti colturali tipici della zona (vigneti, uliveti, etc..)».
«In altri luoghi del nostro Paese, dove il paesaggio è definitivamente entrato a fare parte della cultura turistica e di salvaguardia ambientale - spiega Fazio nell’interrogazione - le comunità locali Regioni, Province, Comuni interessati, Associazioni, hanno dato priorità alle tipicità del territorio (paesaggio, produzioni tipiche, attività agricole di eccellenza, etc...) e non sono stati permessi la costruzione di tali impianti eolici, se non in delimitate aree, proprio per consentire uno sviluppo sostenibile dei comprensori interessati promuovendo un turismo d’eccellenza».
L’impianto autorizzato a Buseto è in completa controtendenza rispetto a questa sensibilità e forse in contrasto anche con la recente, successiva e forse tardiva, Legge Regionale 20 novembre 2015, n. 29
Fazio nell’interrogazione chiede che vengano almeno effettuati dei controlli sul rispetto delle prescrizioni dell’autorizzazione ed «eventualmente, aggiornare l’autorizzazione unica concessa alla società Parco Eolico Buseto spa alle più recenti previsioni normative della legge regionale 29/2015» .
Fazio chiede, ancora, di «sapere a che punto è l’iter del piano previsto dalla normativa di cui alla legge Regionale 20 novembre 2015, n. 29 - individuazione dei siti non idonei a detti impianti» ed infine «se non si intenda adottare ogni altro provvedimento ritenuto opportuno ed utile teso a scongiurare il grave pregiudizio all’ambiente, alle tradizioni tipiche locali, allo sviluppo turistico sostenibile, alle produzioni agricole ed alimentari di eccellenza della Regione Siciliana, del territorio dell’agro ericino e di Buseto Palizzolo».
«Sorprende - conclude Fazio - che le associazioni ambientaliste non abbiano posto attenzione a questo e ad altri progetti che impattano pesantemente sul paesaggio e sulle colture delle nostre campagne e pertanto le invito ad una vigilanza più diligente».