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15/03/2016 07:00:00

Mafia, furti e sangue. Comincia il processo per l'omicidio Lombardo di Partanna

 E’ stata fissata per l’11 maggio l’udienza preliminare davanti al gup di Palermo per decidere se giudicare con rito abbreviato semplice o condizionato le tre persone accusate dell’omicidio di Salvatore Lombardo, ucciso con due fucilate, a Partanna, il 21 maggio 2009. Lombardo sarebbe stato punito per il furto di un camion carico di merce del supermercato Despar. E all’epoca, gestore “di fatto” del supermercato sarebbe stato il 48enne “uomo d’onore” di Partanna Giovanni Domenico Scimonelli. Secondo la Dda, sarebbe stato proprio Scimonelli il mandante dell’omicidio. A sparare, invece, con un fucile calibro 12, sarebbero stati Attilio Fogazza e Nicolò Nicolosi, entrambi di 44 anni. All’individuazioni del presunto mandante e dei presunti autori del delitto gli investigatori (polizia e carabinieri) sono arrivati lo scorso autunno nell’ambito delle indagini svolte per arrivare alla cattura del boss latitante “Cosa Nostra” Matteo Messina Denaro. Scimonelli, nel frattempo, era già stato arrestato nell’operazione antimafia “Ermes”. A difendere il presunto mafioso è l’avvocato Calogera Falco, mentre ad assistere i presunti esecutori del delitto è l’avvocato Carlo Ferracane. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Teresa Principato e dei pm della Dda Carlo Marzella e Francesco Grassi. Lombardo fu ucciso dopo essere uscito dalla caserma dei carabinieri di Partanna, dove si era recato per l’obbligo di firma. Gli assassini lo hanno seguito a bordi di una Wolksvagen Polo e gli hanno sparato davanti allo “Smart Cafè”.