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14/04/2016 08:49:00

Marsala, in tre tentano di rubare al Tiburon Beach del Signorino

 Tre persone sono state fermate dai Carabinieri per un tentato furto a Marsala. E' il secondo furto sventato in pochi giorni, dopo quello alla tabaccheria di corso Gramsci. Domenica sera, infatti, i Carabinieri  hanno arrestato in flagranza di reato PELLEGRINO Andrea Roberto, pregiudicato marsalesedi 45 anni, NIZZA Vincenzo, pregiudicato marsalese di 26 anni e TITONE Giuliana, 33enne incensurata marsalese, ritenuti responsabili in concorso del furto aggravato ad un lido di contrada  Fossarunza.
In particolare, nell’effettuare un accurato servizio di vigilanza delle contrade del litorale, ritenute, soprattutto in questo periodo, zone particolarmente sensibili, una gazzella notava una Lancia Y di colore grigio parcheggiata sulla sabbia, ai lati del “TIBURON BEACH”, il lido conosciuto come il "Signorino".  Insospettiti da tale situazione, in considerazione del fatto che il locale era chiuso e le vicine abitazioni vuote, i militari dell’Arma si sono avvicinati ed, una volta raggiunto il veicolo, hanno appurato che dietro l’autovettura, con il cofano aperto, vi era un giovane, immediatamente riconosciuto per PELLEGRINO Andrea Roberto, intento ad armeggiare con qualcosa. Nello stesso frangente, dal retro dell’esercizio commerciale usciva, con un oggetto in mano, un’altra persona subito individuata nel noto NIZZA Vincenzo, che alla vista dei militari dell’Arma dapprima cercava di nascondersi e poi si dava ad una precipitosa fuga sulla spiaggia dietro il ristorante. Immediatamente, pertanto,uno dei due Carabinieri dell’equipaggio, a piedi, si poneva al suo inseguimento, raggiungendolo e bloccandolo dopo circa duecento metri, nel momento in cui il fuggitivo tentava di scavalcare un muretto. Mentre i due malviventi fermati venivano controllati e fatti salire sull’autovettura di servizio, inoltre, i militari dell’Arma notavano che anche una donna, approfittando di quei momenti concitati, cercava di allontanarsi dal retro del locale, motivo per cui anch’ella veniva fermata ed identificata in TITONE Giuliana. A questo punto, in ausilio, giungeva un’altra pattuglia della Compagnia di Marsala unitamente alla quale i soggetti e l’autovettura fermati venivano sottoposti ad accurate perquisizioni personali e veicolare, all’esito delle quali all’interno del vano baule sono stati rinvenuti dei macchinari e dei prodotti trafugati dall’esercizio commerciale. Inoltre, vicino all’autovettura, vi era ulteriore refurtiva già pronta per essere caricata. Per chiarire l’esatta dinamica dell’evento delittuoso, altresì, i militari dell’Arma procedevano ad un sopralluogo del locale, al termine del quale veniva riscontrato che la porta d’ingresso del retro era stata divelta dai cardini e presentava la vetrata rotta, mentre all’interno tutto era stato messo a soqquadro e vi era altra refurtiva già accantonata e pronta per essere portata via. Appurate tali circostanze, veniva contattato il titolare dell’esercizio commerciale il quale giungeva sul posto riconoscendo il materiale. Veniva poi invitato presso la caserma di via Mazara per presentare denuncia per il furto patito. Formalizzato tale atto, tutto quanto rinvenuto gli veniva riconsegnato ed i tre soggetti, considerate le risultanze ed i gravi indizi di colpevolezza a loro carico, tratti in arresto per furto aggravato in concorso. Terminatele incombenze di rito, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, Pellegrino e Nizza sono stati ristretti nelle camere di sicurezza di Villa Araba mentre Titone è stata tradotta presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. All’esito dell’udienza di convalida tenutasi lunedì mattinata, il giudice lilybetano ha avallato l’operato dei militari dell’Arma, applicando a Pellegrino e Nizza la misura cautelare degli arresti domiciliari e scarcerando Titone poiché incensurata.