C'è un nuovo allarme sullo stato di salute dell'agricoltura trapanese e in particolare della vitivinicoltura lanciato dalla CIA di Petrosino. L'attenzione del segretario Enzo Maggio, in particolare, si rivolge ai prezzi dei vini sfusi che sono troppo bassi e non consentono più agli agricoltori di continuare a coltivare i propri vigneti. "Il prezzo dei nostri vini sfusi è uguale a quello di 30 anni fa, - dichiara Maggio - anche se molti passi avanti sono stati fatti, oggi c'è una grande capacità imprenditoriale da parte delle cantine ad imbottigliare i propri vini, ma tutto ciò non basta. Abbiamo bisogno per alcuni anni ancora, di una politica che soddisfi i vini che si commercializzano, come quelli sfusi, per dare un po’ di ossigeno e ai soci delle cantine sociali". Altro grido d'allarme lanciato da Maggio, è quello che riguarda l'aumento del contributo fisso del Consorzio di Bonifica Trapani 1, che è passato a circa 94 euro ad ettaro. In merito al consorzio, il segretario della Cia, si pone e pone degli interrogativi a chi di competenza, se quanto deciso è stato esaminato attentamente. Si chiede ad esempio, se un agricoltore che possiede un terreno abbandonato oppure non irriga deve pagare ugualmente il canone? Altro quesito: chi non ha irrigato per vari motivi, o non gli è stata data la possibilità di farlo, e ha perso tutto o parte del raccolto, verrà risarcito dal consorzio? Maggio auspica che Consorzio, Regione Siciliana e agricoltori, insieme possano trovare delle soluzioni che soddisfino tutti e soprattutto continuino a dare speranza e fiducia nell'agricoltura. Maggio, concludendo la sua nota, ha annunciato che a breve la CIA di Petrosino promuoverà una grande iniziativa nazionale che si svolgerà a Petrosino.