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02/05/2016 06:00:00

Renzi e i fondi per la Sicilia: "Il sud ripartirà". Crocetta: "Siamo pronti"

 12,00 - Per Crocetta la Sicilia è pronta. "La cosa più importante sono stati i patti sulle città metropolitane, per cui ha lavorato sia il governo regionale che quello nazionale, che ha voluto il via libera dalla Regione. Abbiamo sopportato e condiviso quel programma. Era giusto che si facessero prima le città metropolitane, per evitare duplicazioni e che la nostra programmazione corregga e inserisca quelle cose che si stanno facendo". Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, a margine di un incontro all'Ismett di Palermo, parlando della visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi in Sicilia sabato scorso, per firmare i patti per Palermo e Catania, che prevedono investimenti per 1,5 miliardi.

Sul patto per la Sicilia, Crocetta ha spiegato: "Noi siamo pronti, si tratta ormai di rifiniture. A noi piacerebbe firmarlo il 15 maggio, la ricorrenza dell'autonomia siciliana, per testimoniare e stabilire una regione che cambia passo. Incrementiamo il Pil, utilizziamo i fondi europei, stiamo risanando il bilancio della regione. Faremo l'accordo, il patto per la Sicilia da 12 miliardi potrebbe far cambiare molte cose. Cambiamo atteggiamento, vogliamo che il bilancio si faccia in pareggio. Tanto entra e tanto esce. In modo tale che in futuro nessuno pensi che i sacrifici fati insieme al popolo siciliano possano essere annullati da politiche sciupone in cui si spende ciò che si ha".

07,00 - “Faremo ripartire il sud in due anni”. E’ la promessa del premier Matteo Renzi in visita in Sicilia. Il presidente del Consiglio ha deposto un fiore nel luogo in cui è stato ucciso Pio La Torre. “Assieme al mio partito oggi ho portato un fiore nel luogo in cui Pio La Torre è stato ucciso. E’ un modo per dire a nome di tutti che la lotta contro criminalità, mafia e tutte le forme di illegalità è una priorità che deve unire tutti gli italiani. Nel ricordo dei martiri c’e’ un seme, i loro sogni camminano sulle nostre gambe”. Lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi, tra gli applausi, nel deposito del tram Roccella dove sigla il Patto per Palermo.

 

Con Renzi c’erano anche il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e i sottosegretari Davide Faraone e Simona Vicari. “Viviamo condizioni di crisi di sistema, nonostante abbiamo messo apposto il bilancio. Il tram è il più grosso investimento di questo patto. Meritorio l’intervento di Renzi a Palermo dopo tanto tempo in cui il mezzogiorno è stato dimenticato”,ha detto il sindaco Orlando.

Sulla mobilità a Palerm Renzi  ha detto: “Dove si fanno le tramvie è sempre un successo. Consente di liberare traffico e di avere un sistema di mobilità all’altezza del nostro tempo.  Le risorse ci sono”.

E poi lo sviluppo delle regioni meridionali. “Costi quel che costi, da qui ai prossimi due anni faremo ripartire il Mezzogiorno – ha aggiunto -. Prima che giusto penso sia utile per l’Italia che il Mezzogiorno riparta”.

Sul lavoro: “Dicono che sono pochi centinaia di migliaia di posti creati grazie al jobs act? Anch’io voglio di più, ma non sono numeri o codici fiscali, sono persone. Lunedì riapre Termini Imerese con 20 ingegneri. Sono stato il primo premier ad andare a Termini Imerese alla vigilia di ferragosto in un giorno di caldo pazzesco: sembrava impossibile riaprirla e invece da qui alla fine dell’anno entreranno in fabbrica 250 operai”. E ha aggiunto: “Se l’ Italia si mette in moto – ha detto – è perchè Palermo e la Sicilia fanno la loro parte. Le nostre energie le mettiamo a disposizione di chi vuole ripartire, il futuro appartiene a chi ci crede”.

Sull’immigrazione: “Siamo fieri di voi siciliani che avete cuore e generosità con i migranti”.

E’ stata riaperta al traffico la carreggiata in direzione Palermo del viadotto ‘Himera’, sull’autostrada A19 Palermo-Catania. La riapertura alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio e del presidente Anas Gianni Vittorio Armani. Nel rispetto dei tempi programmati, fa sapere Anas in una nota, si sono concluse le verifiche tecniche sulla carreggiata in direzione Palermo e sono state completate le attività necessarie per la riapertura del viadotto in direzione Palermo, chiuso nell’aprile del 2015, in seguito ad un movimento franoso che lo aveva reso inagibile a seguito dell’irreparabile danneggiamento dell’adiacente viadotto in direzione Catania. ‘Oggi vogliamo dare un segnale – ha detto Renzi -. Il nostro governo vuole investire sulla manutenzione ordinaria, perché non si può avere delle opere pubbliche e lasciarle andare a mare. Ci sono oltre 800 milioni per la manutenzione delle strade siciliane”.