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22/05/2016 10:00:00

Salemi. Già pronti 90 loculi cimiteriali. Ne seguiranno altri duecentodieci

Tante cose sono state dette e scritte negli ultime anni sulle conseguenze che la mancanza di loculi provocava. Salme “parcheggiate” per settimane in attesa di una degna sepoltura, un commercio sotterraneo di posti offerti al migliore offerente, liti parentali e chi più ne ha più ne metta.
Se non esattamente un clima da “Il caro estinto” del noto romanzo satirico americano che narra le speculazione e il businnes delle sepolture a Los Angeles, poco ci mancava.
Lo stato di disagio emergenziale, durato diversi anni, ora dovrebbe cessare.
L’amministrazione guidata da Domenico Venuti ha mantenuto la promessa. Dopo i 50 dello scorso se ne aggiungono altri quaranta di questi giorni. In totale sono novanta loculi messi a disposizione della domanda da parte dei cittadini.
Il programma comunque è di raggiungere i totale quota 300. Con i ricavi delle vendite si reperiranno le risorse finanziarie per eseguire le opere.
Con legittimo orgoglio Domenico Venuti ci ha fatto pervenire un comunicato in cui manifesta tutta la propria soddisfazione.
"Avevamo promesso”- scrive- “ che avremmo attenzionato la problematica storica del funzionamento dei servizi cimiteriali e lo stiamo facendo su più fronti, ma ciò che ci premeva di più era risolvere l'emergenza continua sulle sepolture che affligge da anni i nostri concittadini.” Non risparmiandosi infine una sottile nota polemica quando allude alla situazione, a dir poco anomala, che si era incancrenita al cimitero comunale. “Non si capisce come mai in passato” – ha sottolineato il sindaco - “non si erano notati gli spazi presenti in diverse aree del cimitero, una distrazione che ha creato tanti disagi insopportabili per le nostre famiglie. Questo piano ci consentirà di smaltire gli arretrati e di arrivare alla normalità. Siamo soddisfatti della qualità e tempestività dei lavori svolti ed abbiamo puntato anche sulla uniformità visiva per dare decoro al nostro cimitero. Se qualcuno pensava di continuare a speculare sull'emergenza, dovrà rifarsi i conti".
E proprio vero che. In questa terra benedetta dagli Dei, la corretta gestione della cosa pubblica spesso assume i contorni dell’eccezionalità rivoluzionaria.

Franco Ciro Lo Re