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21/06/2016 22:00:00

Custonaci,si aggrava sempre di più la crisi del settore marmifero

E' sempre più in crisi il settore del marmo a Trapani. Sono oltre 300 i lavoratori licenziati  in questi utlimi anni dalle aziende del bacino marmifero di Custonaci. A denunciare la drammaticità della situazione è la Fillea Cgil provinciale, evidenziando come il comparto  sia interessato dalla chiusura di decine di imprese, dal calo della produttività, dalla carenza di controlli e di sicurezza nelle cave e nelle segherie. La forza lavoro, che nel territorio conta circa 2 mila addetti, si è ridotta del 15 per cento. Il sindacato denuncia anche la contrazione delle esportazioni e l'ingente quantità di marmo invenduto, che rimane in giacenza negli stabilimenti.
“Il settore è fortemente penalizzato, le aziende non riescono a collocare il materiale sul mercato” spiega il segretario Fillea Cgil Trapani Enzo Palmeri: “Anche la concorrenza della Turchia, che immette sul mercato un prodotto di qualità e di prezzo inferiore, sta avendo ripercussioni sul marmo made in Custonaci”. Il rischio, è che “i compratori arabi approfittino dei magazzini pieni per acquistare il prodotto a una cifra inferiore, deprezzando così il marmo locale”. Il comparto è uno dei più importanti della provincia, ma “va necessariamente riqualificato, valorizzato e potenziato attraverso maggiori investimenti per l'innovazione tecnologica, la formazione e la tutela dell'ambiente”.
La provincia di Trapani accoglie l'80 per cento delle cave della Sicilia: su 95 cave dell’isola, ben 73 si trovano tra Custonaci (che ne conta 56) e Castellammare del Golfo. “Il settore possiede enormi potenzialità di sviluppo, ma è in una situazione di immobilità” riprende il segretario Fillea Cgil: “Occorre intervenire con misure che coniughino competitività, occupazione e cura dell’ambiente, arginando una serie di criticità strutturali. Prima fra tutte la tipologia di attività a conduzione familiare, che comporta scarsa propensione alle logiche di governance aziendale, difficoltà nel ricambio generazionale e limitato livello di formazione”.

NO all'anno giubilare mariano presso la Parrocchia Maria Santissima di Custonaci - Niente anno giubilare presso la parrocchia “Maria Santissima di Custonaci”, a comunicarlo è stato don Antonino Marrone, che aveva chiesto alla Curia Vescovile di Trapani se si poteva rendere fattibilile in canonica l'anno giubilare mariano dopo “l’insistenza di alcuni membri della comunità ecclesiale di Custonaci”. Il parroco ha  comunicato ai fedeli la nota di risposta dell’Ufficio liturgico diocesano che ha la competenza per il culto e la liturgia in cui si chiarisce che non ci sono i presupposti per la celebrazione di tale evento. In particolare, in quattro punti, la nota chiarisce che nella tradizione cattolica, il Giubileo è un grande evento religioso, esclusivamente spirituale, che viene indetto dalla Chiesa e non da altre istituzioni con scadenza periodica (100, 50, 25 anni) o per speciali ricorrenze o per urgenti necessità ecclesiali. “La sincera devozione a Maria Santissima da parte di singoli fedeli, associazioni ed istituzioni civili non può stare alla base di un anno giubilare che ha bisogno di oggettive motivazioni e specifici anniversari, come è stato per l’anno albertino vissuto dalla nostra Diocesi – spiega il direttore don Alberto Giardina – in cui la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza ai fedeli.”

60 anni di sacerdozio di Don Rosario La Puma - La Diocesi di Trapani ha festeggiato i 60 anni di sacerdozio di don Rosario La Puma, 83 anni. Il prete di Alcamo, è stato ordinato presbitero dal vescovo Corrado Mingo il 19 giugno del 1956, don La Puma è stato per oltre 40 anni parroco della parrocchia “San Michele arcangelo” ad Erice Casa-Santa fin dall’inizio della fondazione. Insegnante di religione cattolica nelle scuole e delegato vescovile per le religiose dal 1996 al 2008, padre La Puma dopo aver lasciato l’ufficio di parroco per raggiunti limiti d’età, continua il suo servizio presbiterale come cappellano della Polizia di Stato e delle suore del Verbo Incarnato e come collaboratore pastorale della parrocchia “Nostra Signora di Lourdes” a Trapani.