E’ stato lo stesso pm a chiedere l’assoluzione di una insegnante di sostegno di Salemi, Rosalia Petralia, di 40 anni, processata davanti al giudice monocratico di Marsala Vito Marcello Saladino per abuso dei mezzi di correzione e di disciplina. Secondo l’iniziale accusa, l’insegnante avrebbe redarguito, strattonandola e dandole pizzicotti sulle braccia e percuotendola sulle cosce, un’alunna con handicap psico-fisico (M.S.G.). Il fatto accadde il 6 maggio 2011 durante una gita scolastica a Torretta Granitola. L’alunna sarebbe stata punita per avere aperto il rubinetto di una fontanella d’acqua. Legale dell’imputata è l’avvocato Stefano Pellegrino, secondo il quale “la minore durante la giornata era stata abbastanza irrequieta e nell’occasione era fuoriuscita dalla fila, bagnandosi in una fontanella e, poi, dopo il necessario rimprovero, si era diretta verso una ringhiera a precipizio sul mare”. Per questo, continua il difensore, “l’insegnante per tutelare l’incolumità della minore, affetta da deficit, l’ha bloccata afferrandola per il braccio”. La tesi difensiva, continua l’avvocato Pellegrino, “è stata confermata da altre insegnanti partecipanti alla gita e, peraltro, dopo i fatti l’insegnate ha offerto un gelato alla minore, delle patatine e gadget prelevati da un distributore automatico su richiesta della minore stessa”. Adesso, il pm ha chiesto l’assoluzione evidenziando che non ci sarebbe traccia sulle braccia e sulle gambe dell’alunna di eventuali “pizzicotti” o altri maltrattamenti fisici.