Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/06/2016 12:30:00

Salvi i lavoratori di Eurospin ad Alcamo. Raggiunto accordo per evitare il licenziamento

Raggiunto l’accordo tra Eurospin Sicilia e Sviluppo 2 che consentirà di salvare tutti i posti di lavoro nel punto vendita di Alcamo. “Con l’accordo raggiunto che verrà ratificato mercoledì prossimo – dichiara Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Regionale Sicilia – si è riusciti a garantire tutti i 16 impiegati”.

Il risultato conseguito è frutto di una trattativa iniziata il 29 febbraio scorso, quando è stato sottoscritto il protocollo di intesa presso l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e Destinazione dei Beni Sequestrati alla criminalità organizzata tra gli Amministratori delle società per l’appunto in confisca, tra Eurospin Sicilia e le Organizzazioni Sindacali. L’accordo quadro ha gettato le basi per l’acquisizione da parte della Società dei punti di vendita dislocati nella provincia di Palermo e Trapani.

Una vicenda alquanto complessa, poiché la società Sviluppo 2 che gestisce la filiale di Alcamo già a marchio Eurospin, dopo la confisca del bene alla mafia, è stata posta in liquidazione con il conseguente preavviso ai lavoratori del licenziamento il prossimo 12 luglio. Di fatto erano venute meno le condizioni di tutele previste dal protocollo di intesa che presupponevano il passaggio diretto in Eurospin.

“La comunicazione ricevuta quale preavviso di licenziamento – continua Mimma Calabrò – seppur atto dovuto da parte del liquidatore, non poche preoccupazioni ha ingenerato nei lavoratori che temevano che l’intesa raggiunta il 29 febbraio non sortisse gli effetti da tutti sperati. Da quel momento, la Fisascat, che rappresenta la totalità dei lavoratori del punto vendita di Alcamo, si è attivata affinché si realizzasse l’incontro tra il liquidatore ed Eurospin Sicilia con l’obiettivo di garantire comunque l’occupazione”. Una volta intervenuta la messa in liquidazione, gli impiegati avevano, infatti, perso il diritto di essere trasferiti in Eurospin così come previsto dall’intesa raggiunta il 29 febbraio.

“Con l’accordo raggiunto siamo riusciti a superare – continua la Calabrò – la difficile situazione venutasi a creare. L’accordo prevede l’assunzione diretta, da parte di Eurospin Sicilia, per i primi 6 mesi a tempo determinato e, trascorso il periodo, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con il mantenimento dell’attuale orario di lavoro e la possibilità di prevedere aumenti laddove si concretizzasse la già manifestata necessità da parte della società. Visto che, tra l’altro, parte dei lavoratori sono di Palermo, siamo riusciti ad ottenere l’impegno da Eurospin di tenere in considerazione le necessità dei lavoratori che volessero avvicinarsi alla loro residenza, con eventuali trasferimenti in altre unità produttive del gruppo che possano agevolarli negli spostamenti”.

“Esprimiamo la massima soddisfazione per l’accordo raggiunto – conclude la sindacalista – che diviene testimonianza di impegno e serietà profuso da tutte le parti coinvolte a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie che, in caso contrario, difficilmente, avrebbero trovato altra collocazione se si considerano le difficoltà in cui versano le aziende del territorio che, purtroppo, si trovano costrette il più delle volte ad attivare misure difensive piuttosto che espansive. Apprezzando lo sforzo compiuto da Eurospin, un sentito ringraziamento non può non essere rivolto all’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla mafia che con la professionalità e la sensibilità dell’Avvocato Chinnici ha ben rappresentato lo spirito della norma che disciplina la procedura di confisca, nonché ai lavoratori che si sono affidati e fidati del lavoro svolto dalla Fisascat”.