Ha completato la sua "indagine" sul lido della discordia in località San Teodoro, a Marsala, il consigliere comunale Daniele Nuccio. Dice che ad ottobre scade la sospensione della revoca delle autorizzazioni e che lui è per non rinnovarla. Parla di una convenzione tra Comune, Regione e i titolari del Lido "Due Torri" per rendere pubblica, e libera alla fruizione, la parte di spiaggia davanti al lido, mentre oggi è praticamente ad uso e consumo dei gestori.
E' mio intendimento diffondere le risultanze di un'indagine che seguo da diverso tempo che può essere un contributo di chiarezza relativamente all'annosa questione del lido “Le due torri” in località San Teodoro.
Fra le prerogative del consigliere comunale, com'è noto, c'è l'attività di controllo rispetto alla macchina amministrativa.
Negli ultimi mesi ho avuto modo di effettuare alcuni accessi agli atti che mi hanno portato ad avere un quadro abbastanza chiaro di quanto accaduto ed accade a San Teodoro.
Trascurerò la condotta dei titolari del lido in questione in quanto ampiamente nota all'opinione pubblica.
E' una storia di scortesia che si ripete di anno in anno.
Per entrare nel dettaglio è bene sapere che la titolare dello stabilimento balneare, Sig.ra Nizza Ombretta, opera in virtù di una sospensione della revoca della concessione demaniale, in attesa del pronunciamento del TAR.
Tale sospensione scade il prossimo ottobre.
Consultando la documentazione relativa, la più grande anomalia che ho avuto modo di rilevare riguarda una fantomatica convenzione fra il Comune di Marsala (rappresentato dall'On. Giulia Adamo), l'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente – Servizio 5° Demanio Marittimo (rappresentato dal Dott. Salvatore Di Martino), l'amministratore della “Società Laguna dello Stagnone s.a.s.” sig.ra Nizza Ombretta, il 10 luglio 2014.
Dalle relazioni fornitemi dal Segretario Generale, dalle note a firma dell'allora Dirigente Ing. D'Orazio emergono determinate anomalie date dalla mancanza di un provvedimento amministrativo precedente o conseguente detta convenzione che desse un valore “di legittimità”, penso ad una delibera di giunta od una determina dirigenziale.
Non c'è niente di tutto questo, motivo per cui ho ufficialmente invitato il Segretario Generale nella qualità di responsabile dell'anti-corruzione del Comune di Marsala ad avviare un'indagine interna al fine di appurare eventuali responsabilità.
Dagli incartamenti emergono le perplessità della capitaneria di porto in merito a tale provvedimento che per essere chiari altro non ha fatto che rimettere la società “Laguna dello Stagnone s.a.s” della Nizza Ombretta nelle condizioni di operare e gestire le attrezzature nonché l'attività di somministrazione di alimenti e bevande precedentemente vietate dal provvedimento di revoca.
Nella convenzione emerge la volontà di rendere gratuitamente fruibile l'area in questione ma la cittadinanza sa che da anni detta area è appannaggio esclusivo della Nizza e della sua società.
Lo scorso anno, a seguito degli accertamenti del corpo della Polizia Municipale, diretta dal Comandante Vincenzo Menfi, nonostante le dichiarazioni dei soggetti interessati andassero in tutt'altra direzione, sono state elevate diverse sanzioni in quanto operavano in assenza di diverse autorizzazioni di natura amministrativa.
Bene, chi ha seguito questa vicenda negli ultimi anni sa delle dichiarazioni dell'On. Eleonora Lo Curto (al tempo della convenzione Assessore del Comune di Marsala nella giunta Adamo), la quale riconosceva pubblicamente di essersi messa a disposizione dei soggetti in questione (la sig.ra Nizza era candidata nella sua lista poco tempo prima) e che aveva dato una mano agli stessi in funzione di un interessamento presso l'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente.
Lascio a voi le conclusioni di questa vicenda che però a mio avviso lascia ancora troppe incongruenze, troppi buchi sul fronte delle responsabilità, a discapito della cittadinanza tutta alla quale per il ruolo che rivesto devo dare le spiegazioni necessarie sul perché uno dei luoghi più belli della Sicilia ad oggi sia quasi proprietà esclusiva di pochi a discapito dei più.
Spero ancora per poco.