Il portavoce al Senato del MoVimento Cinque Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo, ha presentato una interrogazione al Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca Stefania Giannini, visto quanto avvenuto negli ultimi tempi e nella specie sull'opportunità o meno della presenza di rappresentati politici all'interno delle scuole.
Santangelo, ricorda le parole dette da Piero Calamandrei in un intervento ad un'assemblea degli studenti, dove disse: "La scuola è un organo costituzionale perché forma il cittadino di domani, è la precondizione dell'esercizio della democrazia" e aggiunge il portavoce M5S: "Per questo il confronto tra rappresentanti delle istituzioni e cittadini dovrebbe salvaguardare la funzione fondamentale della scuola e cioè la formazione di persone, che si relazionano con la realtà in modo critico e consapevole. Tra l'altro, nella scuola pubblica dovrebbero liberamente convivere diverse posizioni culturali e ideali per la formazione e l'educazione delle giovani generazioni. Rincresce notare che la cosiddetta "pluralità" viene meno quando ad entrare nelle scuole, tra i relatori, figurino, per quanto concerne l'ambito politico, esponenti o militanti del PD, appartenenti alla maggioranza parlamentare, mentre questo non accade quando sono altre forze politiche, in particolare quelle dell'opposizione. Negli ultimi tempi gli episodi di censura o di negazione alla partecipazione di politici diversi da quelli riconducibili al partito di governo sono sempre più frequenti.
Per questo motivo e visto anche quanto accaduto in qualche istituto scolastico del territorio trapanese (come da notizia riportata dai giornali locali), dove a dirigerli vi sono esponenti di partito della maggioranza (vedasi il caso dell'attuale assessore con deleghe alla pubblica istruzione di Marsala) e dove sembra esser lecita l'organizzazione come in occasione del tema della "Buona Scuola" di incontri con chiara presenza di matrice politica, magari adesso negli istituti scolastici, sarà pure normale organizzarvi un dibattito informativo per il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016, visto quanto affermato non ultimo dallo stesso Presidente del Consiglio Renzi ossia di entrare nelle scuole per far conoscere i motivi del Si".
Adesso - conclude il senatore Santangelo - attendo delle risposte all'interrogazione da parte del ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca Giannini, sopratutto se reputi rispettosa della garanzia della pluralità, quanto affermato dal Presidente del Consiglio dei ministri Renzi e se ritenga che la scuola, luogo di educazione e formazione ed altresì spazio di condivisione e di confronto, possa essere aperta, anche per momenti di dibattito e riflessione, alla partecipazione di esponenti politici diversi dai rappresentanti dei partiti di maggioranza ed a tutti i cittadini, nel rispetto delle istituzioni, specialmente se ciò avviene, come nel caso di specie, al di fuori degli orari delle lezioni. Gli episodi di censura non sono accettabili specie se poi valgono solo per alcuni, questa non è garanzia della democrazia.